Sempre più Ticino nel vassoio della mensa scolastica
Nelle strutture della città di Locarno quasi un alimento su due è nostrano, un segnale «incoraggiante» secondo il CCAT.
LOCARNO - Così come altri a livello cantonale anche il Comune di Locarno ha aderito al “Progetto mensa” promosso dal Centro di Competenze Agroalimentari Ticino (CCAT), con l’obiettivo di incrementare l’utilizzo di prodotti alimentari locali nella refezione scolastica.
L’iniziativa, già attiva in 25 comuni ticinesi, mira a promuovere una ristorazione sostenibile, radicata nel territorio e attenta alla qualità degli alimenti serviti agli studenti.
Nel corso del 2023 e 2024, è stato realizzato uno studio sulla situazione attuale degli approvvigionamenti della mensa scolastica di Locarno. I risultati sono stati ritenuti «incoraggianti»: il 43% dei prodotti acquistati, infatti, sono ticinesi.
L’adesione al progetto «si inserisce in una più ampia strategia volta a sostenere l’economia locale e a ridurre l’impatto ambientale delle forniture alimentari. Firmando anche la Carta per l’alimentazione sostenibile, Locarno riafferma il proprio ruolo di promotore attivo di pratiche virtuose nel contesto della ristorazione scolastica», conferma il CCAT via nota.
Oltre all’aspetto nutrizionale, «il progetto riveste anche una funzione educativa». In collaborazione con la Direzione dell’istituto scolastico, infatti, «gli studenti saranno coinvolti in attività di sensibilizzazione sul tema del consumo consapevole, con l’obiettivo di avvicinarli alle realtà produttive locali e stimolarne la riflessione su scelte alimentari più sostenibili».
