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BRISSAGOPer la prima volta in Ticino pietre d'inciampo per ricordare una famiglia ebrea

29.05.24 - 15:36
Verranno posate presso l'imbarcadero in memoria della famiglia Gruenberger che cercò rifugiò a Brissago. Si salvò solo una donna incinta.
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Fonte red
Per la prima volta in Ticino pietre d'inciampo per ricordare una famiglia ebrea
Verranno posate presso l'imbarcadero in memoria della famiglia Gruenberger che cercò rifugiò a Brissago. Si salvò solo una donna incinta.

BRISSAGO - Per la prima volta in Ticino verranno depositate delle pietre d'inciampo in ricordo di una famiglia ebrea perseguitata dal nazismo. Le pietre d'inciampo sono delle targhette presenti in molte città - a Milano e a Roma ad esempio ce ne sono tante - vengono posizionate solitamente sui marciapiedi, e commemorano famiglie o singoli individui che sono stati uccisi dalla barbarie nazi-fascista o che sono stati deportati in campi di sterminio.

Le quattro pietre d'inciampo che verranno posate il prossimo 14 giugno presso l'imbarcadero di Brissago, ricorderanno la famiglia ebrea Gruenberger, che nel dicembre 1943 cercò rifugio in Svizzera. Solo alla giovane sposa incinta fu permesso di restare, gli altri quattro membri della famiglia furono riaccompagnati alla frontiera Italiana di fronte a Brissago e, arrestati dai tedeschi poco dopo, furono deportati nel gennaio 1944 verso il campo di sterminio di Auschwitz. Uno solo riuscì a fuggire, e raccontò in dettaglio la loro storia.

Dopo la posa delle quattro pietre d’inciampo verrà presentata una targa commemorativa per ricordare le attività solidali e l’accoglienza della popolazione di Brissago verso chi chiedeva rifugio. All'evento saranno presenti diverse personalità della comunità ebraica Liliane Isaak-Dreyfus per la SIG (Federazione svizzera delle comunità ebraiche), il Professor Jakob Tanner per l'associazione Stolpersteine, la Signora Patrizia Baldi del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano, nonchè personalità della politica ticinese come Marina Carobbio-Guscetti e Michele Guerra.

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