«Il federalismo di polizia deve essere in grado di adattarsi alle esigenze del ventunesimo secolo»
IL CDDGP: «L'idea che lo scambio di informazioni debba fermarsi ai confini cantonali è obsoleta e pericolosa».
BELLINZONA - «I criminali non rispettano i confini cantonali e nazionali. Le moderne forme di criminalità pongono elevate esigenze al lavoro della polizia». A dirlo, in un comunicato stampa, è la Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e Polizia (CDDGP). «Le forze di polizia cantonali devono essere in grado di lavorare in modo flessibile e come parte di una rete nella lotta alla criminalità per tenere il passo con il rapido sviluppo di gravi forme di criminalità come il crimine organizzato e il terrorismo.
La richiesta che lo scambio di informazioni di polizia debba continuare a fermarsi ai confini cantonali «non è solo obsoleta, ma anche pericolosa». Negli ultimi mesi, la CDDGP ha avviato una consultazione su un progetto di accordo intercantonale sullo scambio di dati di polizia. L'obiettivo di questo accordo è quello di «garantire, su una chiara base giuridica, che le forze di polizia cantonali possano mettere a disposizione reciprocamente le informazioni per la lotta alla criminalità».
Nella trasmissione "Rundschau" della SRF del 20 marzo 2024 l'Incaricato federale della protezione dei dati «mette in discussione questi sforzi cantonali per modernizzare la cooperazione interna di polizia». La CDDGP contesta questa «inconcepibile presa di posizione. Al contrario, è convinta che il federalismo di polizia, un modello di successo con un futuro promettente, deve essere costantemente sviluppato e adattato alle esigenze del 21° secolo».
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