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MENDRISIOProcessione di Mendrisio, passo indietro sui “mori dipinti”

25.02.24 - 18:48
Per questa edizione resterà tutto come prima, in attesa di arrivare a una soluzione condivisa nel 2025.
Archivio Ti Press
Fonte RSI
Processione di Mendrisio, passo indietro sui “mori dipinti”
Per questa edizione resterà tutto come prima, in attesa di arrivare a una soluzione condivisa nel 2025.

MENDRISIO - Continueranno a essere persone di pelle bianca con il volto dipinto di nero i mori della processione del giovedì santo di Mendrisio.

A riportare la notizia è la RSI: la Fondazione processioni storiche, dopo le polemiche delle settimane precedenti, avrebbe deciso di congelare la decisione presa in precedenza per scongiurare l’accusa di “blackface”.

Infatti, l’intenzione è aprire un dibattito pubblico per arrivare a una scelta condivisa nel 2025. Tra le proposte sul tavolo c’è quella di reclutare figuranti di colore oppure di toglierli del tutto.

Otto comparse per un polverone – Si tratta di otto personaggi. Quattro a cavallo e quattro a piedi. Rappresentano la “corte” di Re Erode Antipa, Tetrarca della Galilea. Otto personaggi che, involontariamente, hanno scatenato un polverone. Si è parlato di "blackface". Si sono ipotizzate pressioni da parte dell'Unesco, del cui patrimonio le processioni fanno parte. È stata citata una presunta intervista censurata dalla SRF a una ragazza "camuffata" che interpretava un moro. Dell'argomento, insomma, si è discusso per parecchi giorni: la decisione iniziale di rinunciare a questi figuranti aveva, infatti, suscitato un'ondata di opinioni perlopiù contrarie e anche qualche interrogazione politica, una comunale e l'altra al Consiglio di Stato.

Appena comunicata la notizia, è arrivata la presa di posizione della Lega dei Ticinesi, che «esprime profonda soddisfazione riguardo l'ultima decisione presa in merito alla questione dei mori dipinti, parte integrante della tradizionale Processione di Mendrisio. Accogliamo con favore la notizia che questi elementi storici e culturali saranno mantenuti, riconoscendo il valore e l'importanza di preservare le nostre radici e le nostre tradizioni.
Speriamo vivamente che questa decisione non sia stata influenzata da calcoli elettorali, ma sia stata presa con saggezza, nel rispetto della nostra eredità culturale. La processione di Mendrisio è un patrimonio immateriale dell'umanità che merita di essere protetto e valorizzato in tutte le sue forme.
La Lega dei Ticinesi Mendrisio rimane vigile e attenta a ogni sviluppo futuro, pronta a difendere le tradizioni che definiscono la nostra identità. Auspichiamo che questa scelta rappresenti un passo avanti nella direzione di un dialogo costruttivo e di una riflessione profonda sul significato del nostro patrimonio culturale
».

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