
È stata organizzata un’esibizione musicale «che ha permesso ai pazienti di condividere e celebrare la fine di un percorso di valore»
LUGANO - Si è svolto oggi l’ultimo incontro del progetto, coronato con un’esibizione musicale volontaria che ha permesso ai pazienti di condividere e celebrare «la fine di un percorso denso di emozioni, soddisfazioni e creatività». Music Park, nato con l’obiettivo di studiare i possibili effetti benefici di un music intervention per le persone con malattia di Parkinson (PcMP), si è svolto dal 19 aprile al 22 giugno alla sede di Lugano della Croce Rossa Svizzera sezione Sottoceneri (CRSS), con il contributo di ergoterapisti (CRSS), ricercatori e musicisti (Conservatorio della Svizzera italiana - CSI), psicologhe ricercatrici (NSI e USI) e con la direzione musicale del ricercatore Paolo Paolantonio (CSI) e la supervisione del dottor Salvatore Galati (Neurocentro delle Svizzera Italiana – Istituto di Neuroscienze Cliniche EOC) e della dottoressa Daria Dinacci (Clinica Hildebrand Centro Riabilitazione Brissago - CRB e Istituto di Neuroscienze Cliniche EOC).
Al termine delle 10 settimane di music intervention, scrivono i promotori, «la partecipazione del gruppo sperimentale alle sedute di musica è stata molto alta sin dall’inizio e le assenze, dovute per lo più a motivi di forza maggiore, veramente poche». Inoltre, da una prima analisi delle interviste è emerso che «il grado di soddisfazione delle PcMP che hanno partecipato al progetto musica è stato molto elevato e che tale esperienza ha avuto un impatto positivo sul loro benessere e la loro salute percepita». Infine, una prima analisi statistica del risultato delle scale cliniche somministrate all’inizio e alla fine del progetto, mostra una tendenza al miglioramento della qualità della vita percepita per il gruppo sperimentale dopo le 10 settimane di music intervention.
In considerazione dei risultati sopra descritti, «sono state organizzate altre 5 sedute di music intervention per permettere al gruppo di controllo (che aveva svolto attività senza musica) di poter svolgere attività con i musicisti del CSI e per offrire inoltre al gruppo sperimentale la possibilità di proseguire anche in futuro con un’attività così fortemente apprezzata». Le attività aggiuntive si sono svolte tra il 31 agosto e la data odierna, presso la sede di Lugano della CRSS, sempre sotto la direzione di Paolantonio con i musicisti del CSI e con il contributo degli ergoterapisti di CRSS. «Gli ergoterapisti CRSS anche in questa fase del progetto hanno analizzato le risorse degli utenti per valorizzarle durante le attività attuando adattamenti e trovando soluzioni che permettessero a ognuno di partecipare attivamente. Gli utenti sono stati seguiti inoltre con l’obiettivo di riuscire a trasferire i benefici del percorso nella loro vita quotidiana». Infine, «è stata posta particolare attenzione alla socializzazione e agli scambi tra le persone con l’obiettivo di favorire la formazione di legami che potessero svilupparsi anche oltre la partecipazione al progetto».
Anche al termine di questa seconda tranche da 5 sedute è stata organizzata un’esibizione musicale, quella odierna, che ha permesso ai pazienti di condividere e celebrare la fine di un percorso di valore.
Il progetto Musica Park, in sintesi:
L’idea di sviluppare un progetto che prevedesse attività musicale per le PcMP è supportata dalle numerose evidenze della letteratura scientifica: la musica può avere un impatto positivo per PcMP sia come strumento terapeutico complementare sia nel contesto delle attività riabilitative, facilitando l’intenzione al movimento, la produzione e il proseguimento di azioni; inoltre, recenti studi internazionali suggeriscono che la partecipazione ad attività musicale possa influenzare positivamente anche l’assetto emozionale e motivazionale, grazie anche all’incremento delle attività creative e della promozione di interazioni sociali.
Partendo da questi presupposti, sono stati creati in modo randomizzato due gruppi da 15 PcPM secondo specifici criteri. Nel corso di 10 sessioni settimanali un “gruppo sperimentale” ha partecipato al programma musicale e un “gruppo di controllo” ha partecipato ad attività ricreative non musicali (Tai Chi, Yoga, disegno, giochi di gruppo).
In dettaglio, le PcMP che hanno partecipato al music intervention hanno avuto la possibilità di ascoltare brani dal vivo eseguiti dai musicisti, suonare insieme a loro vari strumenti a percussione e preparare un repertorio che è stato eseguito al termine del programma nel contesto di una piccola esibizione volontaria con possibile coinvolgimento di amici e parenti, con soddisfazione di tutti.
A tutte le PcMP coinvolte, prima dell’inizio del progetto e a termine delle 10 settimane, sono state somministrate delle scale cliniche e delle scale relative alla qualità della vita e del riposo notturno. Infine, i membri del “gruppo sperimentale” sono stati intervistati prima e dopo il programma stesso.
Per ulteriori informazioni sul progetto: www.crocerossaticino.ch/music-park