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LUGANOCroce Rossa: una videochiamata per aiutare chi accoglie gli ucraini

01.07.22 - 09:54
Aiutare chi arriva dalla guerra non è facile. Ora la Croce Rossa ti aiuta.
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Croce Rossa: una videochiamata per aiutare chi accoglie gli ucraini
Aiutare chi arriva dalla guerra non è facile. Ora la Croce Rossa ti aiuta.

LUGANO -  

La Croce Rossa tende una mano alle famiglie che ospiteranno gli ucraini fuggiti dalla guerra. Milioni di profughi arriveranno in Svizzera e si vuole fornire alle persone che li accolgono gli strumenti per farlo al meglio. A questo scopo la Croce Rossa offre un incontro gratuito su Zoom per preparare gli ospiti da un punto di vista psicologico.

Sabato 9 luglio e martedì 2 agosto 2022, dalle 09:00 alle 12:30 si terranno delle videochiamate per permettere a chi accoglie di avere maggiore chiarezza su come gestire le persone che hanno subito dei traumi significativi.

Gli incontri si concentreranno infatti sui traumi che possono avere coloro che arrivano da un'esperienza di guerra. Molti degli ospiti non sono insegnanti o operatori sociali e non hanno le competenze necessarie per far fronte a eventuali disagi psicologici gravi e «[...] qualche volta la generosità di certe famiglie ha portato a situazioni di sovraffaticamento» afferma Valeria Lazzarini, psicoterapeuta ASP e oratrice degli incontri.

Le videochiamate sono state pensate proprio nell’ambito della prevenzione perché «certamente le famiglie accoglienti non sono da lasciare sole. L’accoglienza puo’ essere vista come un intervento in fase di emergenza, una risposta immediata, ma poi se si tratta di lunghe permanenze deve essere sostenuta da un punto di vista organizzativo, sociale, educativo nel caso di minori non accompagnati e nella gestione delle problematiche di salute. Le vittime di guerra soffrono spesso infatti di post traumatic stress (PTSD) che richiede terapie psicologiche specifiche per poter elaborare e superare i traumi» continua la psicoterapeuta.

Questi incontri servono quindi a fornire delle linee guida che potrebbero fare la differenza nel periodo di convivenza. «Offrire una presenza attenta ma rispettosa, non intrusiva, fornire ascolto, ma non forzare mai dei racconti. È necessario rispondere innanzitutto ai bisogni di base senza sommergere di informazioni, regali o iniziative, dando il tempo alla persona di riposarsi e riflettere. È anche molto importante che la famiglia che accoglie faccia spazio ai propri ospiti senza per questo stravolgere completamente il proprio stile di vita o i propri impegni, mantenendo dunque le proprie routine e abitudini e rispettando anche quelle degli ospiti» conclude Lazzarini. 

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