I frontalieri aumentano ancora

Più 4 per cento in un anno in Ticino: i dati dell'Ustat
BELLINZONA - Ancora in aumento il numero di frontalieri in Svizzera e in Ticino: nel primo trimestre di quest'anno i lavoratori con permesso G erano oltre 365'000 a livello nazionale, in progressione del 6,2% su un anno. In Ticino hanno quasi raggiunto quota 75'000, con un aumento del 4% rispetto al primo trimestre 2021, stando agli ultimi dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Sul territorio ticinese erano attivi a fine marzo 74'775 lavoratori d'oltreconfine, di cui 24'599 nel settore secondario e 49'490 nel terziario. Nell'industria e nella costruzione il loro numero è cresciuto dell'1% in un anno e dello 0,4% in un trimestre. L'incremento è più marcato nel settore dei servizi: +5,4% su base annua, pari a 2'547 unità in più, e dell'1,2% su tre mesi.
In dieci anni il numero di lavoratori con permesso G in Ticino è progredito globalmente del 37,5%; nel settore secondario la crescita è stata del 2,1%, mentre nel terziario si è registrato un balzo avanti del 65,7%. Attualmente oltre il 66% dei frontalieri attivi in Ticino è impiegato nel terziario. La quasi totalità (74'581) proviene dall'Italia.
A livello nazionale, poco più della metà di tutti i frontalieri era domiciliata in Francia (55,7%), il 23,6% in Italia e il 17,4% in Germania. Negli ultimi cinque anni il numero di frontalieri è cresciuto del 17,3% passando a 311'000 nel primo trimestre 2017 a 365'000 nel primo trimestre 2022, precisa l'UST.
Per quanto riguarda i settori economici, alla fine di marzo 114'636 frontalieri lavoravano nel settore secondario in Svizzera. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso l'incremento è stato del 3,5% e dell'1,2% rispetto al trimestre precedente. Nel terziario i lavoratori con permesso G erano 248'282: il loro numero è aumentato del 7,3% su un anno e dell'1,7% in un trimestre.




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