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LIGORNETTOEnnesima baruffa nel calcio regionale

06.03.22 - 21:12
I fatti sono accaduti nel pomeriggio di domenica durante il match di terza lega contro il Riva. Il video diventa virale.
Screenshot video lettore tio/20minuti
Ennesima baruffa nel calcio regionale
I fatti sono accaduti nel pomeriggio di domenica durante il match di terza lega contro il Riva. Il video diventa virale.
«Non enfatizziamo l'episodio», sostiene il presidente dei padroni di casa. «La gente ha il vizio di filmare tutto e poi l'opinione pubblica si fa un'idea sbagliata», aggiunge il suo omologo ospite.

LIGORNETTO - Ancora una baruffa nel calcio regionale. Ancora un video che diventa virale e che circola di chat in chat. Ancora un caso, seppur di minore rilevanza rispetto ad altri, su cui, forse, dovrà chinarsi la Federazione ticinese di calcio. I fatti sono legati al match di terza lega tra Ligornetto e Riva disputatosi nel pomeriggio di domenica. Sfida conclusasi col risultato di due a zero per i padroni di casa. 

Nervosismo – Nelle immagini video (che non pubblichiamo per "tutelare" il viso delle persone coinvolte) si nota un'invasione di campo. Qualche spintone. Diversa gente che cerca di separare alcuni giocatori nervosi. Si sentono alcuni insulti. E c'è poi qualcuno che parla di un pugno.

Il presidente del Ligornetto – Contattato da Tio/20Minuti Davide Ceppi, presidente del Ligornetto, ha così commentato l'accaduto: «Io ero dall'altra parte del campo. Non ho visto bene quanto successo. L'episodio è accaduto a pochi minuti dal termine. È chiaro che non mi piace vedere certe cose su un terreno da gioco. Però non enfatizzerei la vicenda. Non mi risulta ci siano stati calci e pugni». 

E il presidente del Riva – Più o meno sulla stessa lunghezza d'onda il presidente del Riva, Giorgio Vassalli: «Tutto sarebbe partito da un fallo. Da lì sarebbe nata un'accesa discussione. Sul posto era presente un osservatore arbitrale che avrà preso nota. È stata una partita maschia. Però non bisogna pensare che quello che si vede in questo video corrisponda a tutta la realtà. La gente appena vede queste cose si mette a filmarle col cellulare. E poi il video gira di chat in chat e l'opinione pubblica si immagina chissà cosa. Posso però assicurarvi che dopo pochi minuti tutto è tornato alla normalità».

 

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