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LUGANO

«Mali di gioventù» rallentano l'arrivo dei nuovi convogli FLP dalla Spagna

Il direttore Ferroni smonta però le "leggende metropolitane" che iniziano a circolare
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«Mali di gioventù» rallentano l'arrivo dei nuovi convogli FLP dalla Spagna
Il direttore Ferroni smonta però le "leggende metropolitane" che iniziano a circolare
«È una bufala che il nuovo treno arranchi sulla salita per Muzzano. Sono anzi mezzi decisamente scattanti. I problemi tecnici? Si tratta di regolazioni, aggiustamenti di software. La situazione è però già migliorata rispetto alle scorse settimane».
LUGANO - C’è chi mormora che non riescano ad affrontare la salita tra Molinazzo di Bioggio e Muzzano quando sono in doppio convoglio, altri insinuano che il nuovo sistema di recupero d’energia in frenata sovraccarichi la rete, altr...

LUGANO - C’è chi mormora che non riescano ad affrontare la salita tra Molinazzo di Bioggio e Muzzano quando sono in doppio convoglio, altri insinuano che il nuovo sistema di recupero d’energia in frenata sovraccarichi la rete, altri... Qual è la verità? Sono diverse le “voci” che si rincorrono a proposito del ritardo nella sostituzione completa della flotta dei nuovi tram-treno che lo stesso sito della Ferrovia Lugano-Ponte Tresa annuncia, ancora attualmente, «tra ottobre e novembre».

Il direttore spiega - Novembre è passato, ma sui binari continuano a circolare i vecchi “Mandarinli”, non ancora smantellati, assieme ai nuovi tramlink, almeno quelli consegnati. «C’è qualche problema di gioventù, come però succede in tutte le forniture di materiale rotabile» ammette - in piena trasparenza - Roberto Ferroni. «Per questo - prosegue il direttore delle Ferrovie Luganesi Sa (FLP) - ho deciso di fermare i treni in fabbrica a Valencia. Ho chiesto al fornitore, la Stadler, di risolvere ciò che va risolto per poi continuare con la fornitura».

«La situazione è migliorata» - Di nuovi tram-treno ne sono arrivati cinque, ne mancano quattro, rimasti in Spagna per risolvere i “mali di gioventù”. «Ci sono problemi di regolazioni, di aggiustamenti del software. Mi riferisco ad aspetti tecnici per i quali noi, come azienda, non siamo al cento per cento soddisfatti. Per questo abbiamo messo sotto pressione il fornitore e l’unico modo per farlo è di non ritirare i treni fintanto che non funzioneranno bene». Sarebbe tuttavia sbagliato parlare di tensioni tra la FLP e il costruttore turgoviese di treni (che disloca parte della produzione all'estero): «C’è una buona rispondenza da parte della Stadler che è presente in forza con il proprio personale ad Agno. Se nelle scorse settimane avevamo dei problemi quotidiani, ora la situazione è migliorata».

«Non arranca, anzi» - Il direttore Ferroni smonta le “leggende” che circolano: «Non è assolutamente vero che il nuovo treno fatichi in salita. Anzi sono dei tram più snelli e decisamente scattanti. Quella è proprio una bufala». Idem, per quanto riguarda il nuovo sistema di recupero (e scarico) di energia in arresto del convoglio: «È vero che i nuovi treni recuperano energia in frenata, ma non ci sono problemi perché la rete è protetta appositamente fino a 1500 Volt. In frenata scarichiamo corrente, ma oltre quella soglia entrano in azione gli scaricatori che permettono una dissipazione in calore dell’energia». Nemmeno ci sono dei problemi con i trasformatori che alimentano la rete tram: «Stiamo semplicemente eseguendo delle regolazioni dovute al fatto che oggi in circolazione ci sono contemporaneamente i modelli vecchi e quelli nuovi. Questa modulazione continua dei trasformatori sarà superata quando il rinnovo sarà completato».

«Il rinnovo completo per inizio aprile» - A fornire la scadenza aggiornata della consegna è ancora Ferroni: «Il prossimo treno, il sesto arriverà ad Agno alla fine di gennaio. Quindi gli altri, a scadenze regolare, fino al completamento previsto per fine marzo, inizio aprile. A quel momento avremo tutta la flotta nuova».

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