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Stop ai test gratuiti, per Gobbi una decisione «strana»

Il Consigliere di Stato Norman Gobbi commenta la revoca della gratuità dei test confermata oggi dal Consiglio Federale.
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Stop ai test gratuiti, per Gobbi una decisione «strana»
Il Consigliere di Stato Norman Gobbi commenta la revoca della gratuità dei test confermata oggi dal Consiglio Federale.
E, riguardo ai costi per la società: «C'è chi dice che i test li paghiamo tutti, ma questo vale anche per i vaccini».
BELLINZONA - Tra dieci giorni addio test gratis per tutti. L'ha confermato oggi in conferenza stampa il ministro della sanità Alain Berset. Questo, nonostante il disaccordo, almeno parziale, di diversi Cantoni, tra cui il Ticino. E il consigli...

BELLINZONA - Tra dieci giorni addio test gratis per tutti. L'ha confermato oggi in conferenza stampa il ministro della sanità Alain Berset. Questo, nonostante il disaccordo, almeno parziale, di diversi Cantoni, tra cui il Ticino. E il consigliere di stato Norman Gobbi non nasconde, ai microfoni di Radio Ticino, disappunto e preoccupazione.

Sbagliato obbligare - «Mi sembra un po' una politica strana», esordisce Gobbi, «perché la cosa più importante non è obbligare tutti a vaccinarsi, ma continuare a depistare il virus. In questo periodo, la sua diffusione è contenuta grazie anche all'attuale politica di test». Il consigliere di stato discute poi le conseguenze della decisione di Berna sul piano sociale: «Quando i test diventeranno a pagamento si creerà una frattura, ed è quello che il Consiglio di Stato ticinese non vuole. Proprio per evitare divisioni tra chi è vaccinato e chi non lo è».

Spese per tutti, ma anche nel caso del vaccino - E, riguardo alla questione dei costi, Gobbi non si trova d'accordo con la visione del Consiglio federale e di molti cittadini: «C'è chi dice che i test, insomma, li paghiamo tutti noi, ma è lo stesso anche per i vaccini e tutto ciò che sta intorno all'organizzazione della campagna vaccinale». «L'obiettivo», conclude, «non è dire chi è più bravo dell'altro, ma piuttosto tenere unita questa comunità che, lo vediamo anche in alcuni risvolti emersi in ambito sportivo (riferito alle recenti risse nel calcio regionale ndr.), fa fatica a tornare alla normalità». 

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