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CANTONEIl 2020 del sostegno sociale

03.09.21 - 11:11
A dicembre in Ticino i nuclei familiari a beneficio delle prestazioni erano 5'184
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Il 2020 del sostegno sociale
A dicembre in Ticino i nuclei familiari a beneficio delle prestazioni erano 5'184

BELLINZONA -  

A dicembre 2020 in Ticino le persone beneficiarie di prestazioni assistenziali costituivano il 2,2% della popolazione residente. È quanto fa sapere il Dipartimento della sanità e della socialità, pubblicando i dati sulle prestazioni relativi allo scorso anno.

I nuclei familiari a beneficio delle prestazioni erano 5'184, il 2,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2019. Le persone beneficiarie, ovvero tutti i membri appartenenti al nucleo familiare (titolari del diritto, coniugi, conviventi o figli) erano in totale 7’863 (-2,3% rispetto al 2019). La marcata diminuzione delle prestazioni assistenziali erogate è principalmente spiegata con l’efficacia delle misure straordinarie istituite dalla Confederazione e dal Cantone per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia.

Malgrado la situazione particolare, vi sono tuttavia un numero importante di dossier che sono stati chiusi: le chiusure avvenute nel corso del 2020 erano principalmente riconducibili a un'uscita verso il mondo del lavoro (27,5%) o a un'uscita verso rendite delle assicurazioni sociali AVS/AI (19,6%).

Per quanto concerne il settore dei richiedenti l’asilo e dei rifugiati, si è assistito a un’importante riduzione delle nuove domande d’asilo depositate in Svizzera nel 2020 (-22,6% rispetto al 2019), dovuta principalmente alle limitazioni alle frontiere. Si registra per contro un leggero aumento complessivo delle persone afferenti al fenomeno dell’asilo sul territorio cantonale (+2,8% rispetto al 2019).

Profilo dei beneficiari USSI a dicembre 2020 - La maggioranza dei nuclei familiari a beneficio di sostegno sociale era costituita da persone sole (72,8%), mentre quasi un quarto era composto da famiglie con figli (23,3%).

La maggior parte dei titolari del diritto era rappresentata da persone di nazionalità svizzera (62,2%). Lo stesso dato riferito al numero di persone evidenzia una riduzione degli stranieri provenienti dall’Europa UE 28 (-88; -6%).

Per quanto riguarda l’età, le persone tra i 36 e i 55 anni rappresentavano quasi la metà dei titolari del diritto (2’496, 48,1%). Rispetto a dicembre 2019, la diminuzione più marcata si è riscontrata tra i titolari di età compresa tra i 18 e i 25 anni (-97, -14,2%).

Considerando il livello di formazione, il 53,5% dei titolari del diritto era in possesso di una formazione post-obbligatoria, mentre il 40,9% aveva al più terminato l’obbligo scolastico.

Misure d’inserimento e d'integrazione - Per i beneficiari di sostegno sociale il Cantone è attivo con diverse misure d’inserimento e d'integrazione socio-professionale grazie a una strategia che prevede la collaborazione tra il Dipartimento della sanità e della socialità e il Dipartimento delle finanze e dell’economia per il percorso professionale e con il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport per le misure formative.

Misure d'inserimento - Per far fronte in modo sempre più efficace e mirato all’eterogeneità dei percorsi e delle caratteristiche dei beneficiari, da aprile 2018 è iniziato un progetto specifico per i giovani tra i 18 e i 25 anni, al quale è stato dedicato un capitolo di approfondimento.

A fine 2020 erano complessivamente 914 le persone con un contratto d'inserimento, di cui 755 in un percorso d’inserimento sociale o di formazione e 159 in uno professionale. I giovani 18-25 con contratto attivo erano invece 162, di cui 153 in un percorso d’inserimento sociale o di formazione e 9 in uno professionale. Nel 2020 62 giovani hanno chiuso il proprio dossier perché hanno trovato un lavoro.

Misure d'integrazione - Complessivamente, dal 1 maggio 2019 – data di entrata in vigore dell’Agenda Integrazione Svizzera – sono state seguite in accompagnamento individualizzato 275 persone, di cui 153 erano maggiori di 16 anni e 122 avevano meno di 16 anni. Per entrambe le fasce di età si tratta principalmente di rifugiati riconosciuti con permesso B. Per i giovani con età inferiore ai 16 anni è prioritario l’inserimento nella scuola dell’obbligo. Per coloro che hanno un’età superiore, l’apprendimento dell’italiano costituisce il primo importante passo per l’integrazione sul territorio e la frequenza di una misura di formazione o d'inserimento socio-professionale.

Report trimestrale aprile-giugno 2021 - La Sezione del sostegno sociale pubblica inoltre il report sul secondo trimestre 2021. Oltre all’aggiornamento dei dati generali sulle prestazioni assistenziali e sull’attività d'inserimento, il documento presenta un approfondimento statistico concernente i giovani tra i 18 e i 25 anni e uno tematico sul tema dell’indebitamento.

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