
BELLINZONA - Negli scorsi giorni la qualità dell’aria nel Sottoceneri è stata determinata da condizioni meteorologiche caratterizzate dall’alta pressione, con un conseguente aumento graduale delle concentrazioni di polveri fini (PM10) nell’aria.
In particolare nel Mendrisiotto le concentrazioni medie giornaliere di questo inquinante hanno superato ieri la soglia d’informazione alla popolazione, fissata a 75 µg/m3 dal Decreto esecutivo concernente le misure d’urgenza in caso d’inquinamento atmosferico acuto. Infatti, a Mendrisio e a Chiasso la media giornaliera è stata di 96 µg/m3.
Le previsioni meteorologiche lasciano presupporre anche per le giornate di oggi e domani delle concentrazioni medie giornaliere superiori alla soglia d’informazione. In seguito a partire da giovedì sono previste delle precipitazioni che dovrebbero riportare le medie giornaliere al di sotto del limite di 50 µg/m3 stabilito dall’ordinanza federale contro l’inquinamento atmosferico (OIAt).
Sulla base di queste considerazioni, il Dipartimento del territorio raccomanda pertanto alla popolazione alcune misure atte a diminuire le emissioni di PM10.
Energia e riscaldamento - Regolando le temperature in casa (circa 18°C nelle stanze da letto e tra 19°C e 21°C nelle altre stanze) è possibile dare un contributo alla diminuzione delle emissioni di PM10. Il riferimento va in particolare a quelle situazioni in cui gli impianti di riscaldamento centralizzati sono alimentati con olio combustibile oppure legna.
Per quanto riguarda gli impianti a legna, di fondamentale importanza per la riduzione delle emissioni è l’utilizzo di legna secca, così come una gestione corretta del focolare, utilizzando il metodo dell’accensione dall’alto. In caso di impianti secondari (come ad esempio stufe e caminetti) si può contribuire a migliorare la qualità dell’aria rinunciando al loro utilizzo, o perlomeno limitandone l’uso.
Veicolo motorizzato privato - L’auto è talvolta sostituibile con spostamenti a piedi o in bicicletta. Se è necessario utilizzare il mezzo privato, uno stile di guida moderato aiuta a ridurre le particelle prodotte dall’abrasione dei freni, così come il risollevamento delle polveri dalla carreggiata.
Un buon impianto di riscaldamento a gasolio ha un’emissione misurata di 5 mg/Nmc CO2 (valore limite 80 mg/Nmc CO2). Per un camino a legna il valore limite è di 4’000 mg/Nmc CO2: in tale evenienza non è visibile alcun pennacchio di fumo. Per un camino a legna mal gestito con emissione visibile di pennacchio di fumo, la quantità di CO2 è mediamente di 9’000 mg/Nmc CO2. Certe pizzerie all’accensione possono raggiungere valori di 25'000 mg/Nmc CO2 . Il carico di polveri fini sono proporzionali all’emissione di CO2 per gli impianti di riscaldamento. A queste si aggiungono le immissioni del traffico motorizzato e le polveri comuni sollevate, compreso il pulviscolo del sale antigelo. Per il dipartimento diretto da leghisti da 25 anni, non è mai stato il caso d’intervenire con misure di contravvenzione: dopo 15 minuti di infrazione rilevata, come avviene da decenni nel Canton Zurigo. Il mago di turno di via monte Boglia ha sempre sostenuto che imporre misure di risanamento toccando il portamonete alla gente, non porta consensi elettorali. Animo, il problema si risolverà naturalmente con la pioggia dei prossimi giorni.