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LUGANOUn reparto psichiatrico per giovani che mancava

16.12.20 - 20:12
È ora attivo al Civico e serve per la presa a carico di adolescenti con disagi psico-affettivo e scompensi psichiatrici.
Ti Press
Un reparto psichiatrico per giovani che mancava
È ora attivo al Civico e serve per la presa a carico di adolescenti con disagi psico-affettivo e scompensi psichiatrici.
A diposizione, in un'ala separata dalla pediatria, ci sono cinque posti letto e un'equipe multidisciplinare.

LUGANO - Una costola dell'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC) all'interno del Civico di Lugano per occuparsi di giovani pazienti (fino ai 16 anni) che necessitano una presa a carico psicologica e psichiatrica stazionaria. È questo lo scopo del nuovo reparto nato dalla collaborazione fra OSC e Istituto Pediatrico della Svizzera italiana (IPSI).

Un rapporto che è sempre esistito, decennale, ma che ora è stato rafforzato. «Si tratta in effetti di una nuova offerta, di qualcosa che finora mancava: un'offerta ospedaliera di ricovero per gli adolescenti», spiega la Dr.ssa Sabrina Brondolo, responsabile del Servizio Medico Psicologico dell'OSC per il Sottoceneri.

Non più solo consulenza - Fino ad oggi, i giovani che presentavano un problema psichico di varia natura venivano accolti all'interno del reparto di pediatria, che era già il Centro di competenza cantonale. «In caso di tentativo di suicidio, ad esempio, l'ambulanza trasportava già il giovane al Civico. Noi potevamo però fornire solamente una consulenza, non si trattava di un reparto specializzato per la pedopsichiatria», rileva la dottoressa.

Un’equipe medico-psicologica-infermieristica - Ora invece ci saranno a disposizione cinque posti letto (in un’ala separata dalla pediatria e gestiti direttamente dall'OSC) e sarà possibile una presa a carico multidisciplinare garantita da un’equipe composta dalla Dr.ssa Brondolo, da un medico capoclinica, un medico assistente, una psicologa, un'educatrice e dal team infermieristico dell'IPSI, che già da anni è abituato a gestire questo tipo di pazienti. «In età evolutiva - sottolinea la Dr.ssa Bortolo - è fondamentale avere a disposizione un'equipe multidisciplinare». 

Da una decina di giorni a qualche mese - I ricoveri saranno possibili sia in urgenza, sia in maniera elettiva e programmata, in entrambi i casi dopo una valutazione pedopsichiatrica che definirà la tempistica e gli obiettivi della presa a carico. Lo scopo del reparto è dunque quello di rispondere a situazioni d'importante disagio psico-affettivo, scompenso psichiatrico acuto e manifestazioni psicosomatiche di varia tipologia. A seconda dei casi e della gravità del quadro clinico, i ricoveri potranno durare da un minimo di 10 giorni a un massimo di qualche mese. Una volta terminata questa fase, il giovane accederà alle cure ambulatoriali classiche.

La nuova offerta è in ogni caso una soluzione transitoria e parziale. Si attende infatti che la prossima pianificazione sociopsichiatrica cantonale definisca un più ampio progetto di Unità di cura integrata per minorenni.

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