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Anche Coopaso getta la spugna: «È triste, ma non possiamo più andare avanti»

BELLINZONAAnche Coopaso getta la spugna: «È triste, ma non possiamo più andare avanti»

07.12.20 - 14:01
Dopo dieci anni trascorsi a organizzare eventi il comitato della cooperativa bellinzonese ha depositato i bilanci.
Ti-Press
I sorrisi di dieci anni fa si contrappongono alla tristezza odierna.
I sorrisi di dieci anni fa si contrappongono alla tristezza odierna.
Anche Coopaso getta la spugna: «È triste, ma non possiamo più andare avanti»
Dopo dieci anni trascorsi a organizzare eventi il comitato della cooperativa bellinzonese ha depositato i bilanci.
Il capolinea è stato dettato da molte motivazioni, ma la pandemia ha giocato un ruolo determinate: «L'annullamento del festival Bellinzona Blues e l'incertezza per il futuro non ci permettono di continuare».

BELLINZONA - Anche Coopaso soccombe alla pandemia. «Malgrado tutto l'impegno profuso - precisa il comitato della cooperativa - abbiamo dovuto gettare la spugna e depositare i bilanci».

La situazione creatasi a seguito dell'emergenza sanitaria è infatti troppo grave per continuare. «Non possiamo andare avanti così», sottolineano con tristezza quelli di Coopaso. «La pandemia non solo ci ha costretto ad annullare il festival Bellinzona Blues e ci ha limitato nell’organizzazione di eventi “minori”, ma ci impedisce, considerata l’incertezza del momento, anche di pensare al prossimo festival e agli eventi collaterali per il 2021».

In dieci anni di attività la Società Cooperativa Paso ha promosso, oltre al festival blues bellinzonese, ben 500 eventi sempre gratuiti. «La precarietà finanziaria che sempre ha accompagnato la nostra attività ci ha portato a una situazione di stallo dalla quale contavamo di uscire proprio con il festival 2020, il quale avrebbe previsto, per la prima volta, un’entrata a pagamento». Ma la pandemia ha deciso altrimenti facendo scemare anche la speranza di recuperare parte delle perdite cumulate che sono andate a erodere il capitale dei soci.

Ma non è solo l'aspetto finanziario ad aver pesato sulla decisione di chiudere. «Si sono aggiunti anche la stanchezza e lo scoramento del gruppo di lavoro (tutti volontari non retribuiti) di fronte all’impossibilità di prevedere una ripresa delle attività, nonché alle preannunciate dimissioni di tre membri del comitato, che avrebbero dovuto concretarsi con la prossima assemblea».

Il capolinea di una storia che avviene con stati d'animo contrastanti: un misto tra tristezza e consapevolezza di tutto quello che di buono si è fatto per quasi un decennio. «Siamo coscienti di aver fatto grandi cose e di aver regalato tanta musica di qualità al nostro pubblico. Partiti con un gruppo di persone spinto dalla grande passione per la musica e con grandi speranze e motivazioni nel bagaglio, nel corso degli anni abbiamo realizzato, organizzato e promosso diversi eventi che, speriamo, possano essere ricordati, come noi li ricordiamo, con tanta emozione».

Un triste epilogo figlio di diverse motivazioni, a cui la pandemia ha dato il definitivo colpo di grazia. «Dopo dieci anni alcune risorse vengono ovviamente a mancare», sottolinea il comitato. E i motivi sono diversi: «Dalla stanchezza alle motivazioni, dai cambi di visione ai motivi più personali fino alle questioni meramente finanziarie. È altresì importante capire quando è il momento di lasciare per non trascinare a tutti i costi un carro senza ruote e raggiungere con sempre più fatica un traguardo».

Il comitato però lascia aperta una porticina per il futuro: «Un libro ha più capitoli e noi ne abbiamo concluso uno. Lasciamo quindi tutto questo con la speranza che una nuova storia possa partire, magari prendendo anche qualche insegnamento da questo momento storico dove una pandemia globale ha stravolto attività, abitudini e quegli aspetti della vita quotidiana e anche culturale, ormai dati per scontati».  E chissà che in un futuro prossimo, magari con nuove forze, qualcuno non possa (ri)cominciare a scrivere le prime pagine di una nuova avventura.

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COMMENTI
 

Evry 3 anni fa su tio
È adeguarsi alla situazione, i comuni cercano e pagano la gente che si mette a disposizione per lo sgombero neve, dai datevi da fare, auguri e Buone Feste

Evry 3 anni fa su tio
Oltre alle mi9sure accettabili prese in considerazione della situazione NECESSITÀ maggior controlli nei supoermercati e dare MULTE salate come sarebbe anche più che necessasariro multare SALATAMENTE chi blocca le strade senza pneumatici invernali e mettono in pericolo la vita altrui. GRAZIE e AUGURI
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