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CANTONEIndagine sulla trota fario in Ticino: ecco i risultati

09.03.20 - 09:19
Le analisi genetiche hanno rivelato una grande variabilità tra le diverse popolazioni naturali
DT
Indagine sulla trota fario in Ticino: ecco i risultati
Le analisi genetiche hanno rivelato una grande variabilità tra le diverse popolazioni naturali
I ceppi originariamente presenti nei corsi d’acqua ticinesi sono però praticamente scomparsi. L'unica eccezione è rappresentata dalle popolazioni della Melezza

BELLINZONA - L’Ufficio della caccia e della pesca ha terminato l’indagine sulla caratterizzazione genetica delle trote ticinesi. Tra ipotesi confermate e qualche sorpresa, i risultati permetteranno soprattutto di migliorare le pratiche di ripopolamento nei fiumi.

Il campionamento effettuato nel 2019 ha permesso di raccogliere ed analizzare 1'697 campioni di tessuto di trota, 359 dei quali provenienti dalle piscicolture, 1'223 dai corsi d’acqua e 115 da campioni di riferimento per un totale di 40 fiumi e 10 impianti di piscicoltura investigati. Le analisi genetiche hanno rivelato una grande variabilità tra le diverse popolazioni naturali che risultano in buona parte significativamente differenti le une dalle altre.

Ceppi scomparsi - Lo studio ha permesso di dimostrare che i ceppi di trota originariamente presenti nei corsi d’acqua ticinesi (trota marmorata S. marmoratus e trota fario adriatica S. cenerinus) sono praticamente scomparsi e se ne ritrovano solo delle tracce, a seguito della massiccia immissione della trota fario atlantica (S. trutta) utilizzata per le pratiche di ripopolamento.

L'eccezione è la Melezza - L’unica eccezione risulta essere quella delle popolazioni del fiume Melezza dove sono stati riscontrati individui di trota marmorata con un elevato grado di purezza. Analisi più approfondite verranno effettuate sull’intera asta fluviale per valutare la conservazione di questo importante endemismo.

Non idonee - I risultati hanno anche evidenziato che le trote attualmente presenti nelle piscicolture ed utilizzate per le pratiche di ripopolamento non risultano idonee, in quanto presentano delle differenze piuttosto marcate rispetto alle trote campionate nei corsi d’acqua ricettori. Le variazioni maggiori si riscontrano nei fiumi dove ha luogo una buona riproduzione naturale.

Per migliorare le pratiche di ripopolamento dovranno quindi essere presi dei provvedimenti logistici e gestionali. In particolare saranno da rinnovare gli stock di pesci riproduttori presenti negli allevamenti. Nel contempo verranno sviluppate nuove strategie di ripopolamento in grado di tutelare maggiormente la riproduzione naturale nei corsi d’acqua.

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