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BRISSAGO«Così per me è cambiato tutto»

03.02.20 - 08:57
Tobias Andina racconta la sua esperienza di educatore. E come un bachelor gli ha aperto nuove strade
Tobias Andina
«Così per me è cambiato tutto»
Tobias Andina racconta la sua esperienza di educatore. E come un bachelor gli ha aperto nuove strade

BRISSAGO - Barba lunga, braccia tatuate, look da motociclista. A una prima occhiata, non diresti mai che Tobias Andina fino all'altro ieri è stato un maestro d'asilo nido. Probabilmente il più “rock” del Ticino. «Da piccolo sognavo di girare il mondo» racconta. «Per anni ho fatto tutt'altro». Poi è capitato in un asilo un po' per caso: un periodo di volontariato, che gli ha aperto gli occhi.

«È lì che ho iniziato ad avvicinarmi al sociale» racconta oggi Tobias, che vive a Locarno e oggi è padre di famiglia. Nel frattempo il suo percorso professionale, però, ha preso un'altra piega altrettanto inaspettata. A cambiargli (nuovamente) la vita è stato un diploma professionale intrapreso alla Supsi, otto anni fa. «Di giorno lavoravo con i bambini, la sera studiavo. Pensavo che il mio mestiere sarebbe rimasto quello, anche dopo. Ma si sa, la vita riserva sempre delle sorprese...». 

Uno stage presso l'istituto Miralago di Brissago, durante l'ultimo trimestre di studio, è stato la chiave di volta. La struttura e i suoi ospiti – adulti con disabilità – sono un «mondo nuovo» per Tobias, che ci si tuffa subito a capofitto. «Era un tipo di utenza con cui non mi ero mai confrontato, è stato entusiasmante». 

Passa del tempo, e arriva la chiamata. La direzione dell'istituto gli chiede se vuole fare l'educatore. Tobias accetta con gioia. Smette i panni del maestro d'asilo, e inizia una nuova carriera. Negli anni è diventato responsabile di gruppo educativo, per poi spostarsi a lavorare negli speciali atelier dell'istituto. 

Non ha perso l'entusiasmo dell'inizio. «Accoglienza, ascolto e allegria sono qualità importantissime in questa professione». Ma educatore non vuol dire animatore. «Non bisogna dimenticarsi la professionalità». 

Guardandosi indietro Tobias non ha comunque rimpianti. «L'esperienza di studio è stata senza dubbio impegnativa, ma appagante e arricchente. La possibilità di conciliare l'attività professionale e quella scolastica è stato un punto di grande forza. Mi ha permesso di mettere in pratica direttamente sul campo le nozioni che acquisivo». 

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