San Crispino in liquidazione dopo 30 anni. A casa quattro dipendenti
LUGANO - È l'ultimo Natale per il San Crispino di via Pretorio. Dietro le vetrine con i manifesti "fuori tutto" si nasconde un piccolo dramma. Le quattro commesse hanno ricevuto a novembre la lettera di licenziamento. Il negozio chiuderà i battenti entro fine anno, dopo trent'anni.
«Che gli affari non andassero bene era nell'aria» racconta la responsabile del negozio, Yvonne Müller. «Ma una notizia del genere a ridosso di Natale è stata senz'altro un brutto colpo». Contattati, i proprietari dell'immobile confermano la chiusura entro fine anno. Nei primi mesi del 2020 subentrerà una nuova attività, sempre nel ramo abbigliamento.
È l'ennesimo negozio a chiudere i battenti in centro a Lugano. Segno di una crisi del commercio? «Il centro città è morto, abbiamo visto il volume delle vendite calare drasticamente negli ultimi anni» spiega Müller. La colpa della chiusura, però, questa volta non sarebbe degli affitti troppo alti. Almeno a sentire i proprietari, i canoni sarebbero stati ridotti «per andare incontro a una situazione non facile».
La catena Pasito-Fricker, proprietaria del negozio San Crispino, è in difficoltà già da alcuni anni. Nel 2017 la chiusura di un altro punto vendita, a Mendrisio. In Ticino restano altre due vetrine aperte, a Bellinzona e al Serfontana di Morbio Inferiore, per un totale di sei dipendenti.