Il record: 12 milioni. E il fatturato è in continuo aumento, per la gioia delle casse cantonali
BELLINZONA - Quasi 12 milioni di franchi. Per la precisione 11 950 275 franchi e 43 centesimi. A tanto ammontano gli introiti generati dai radar in Ticino. Una buona notizia per le casse cantonali, che in quattro anni hanno visto raddoppiare la cifra. Un po' meno per le tasche degli automobilisti.
Lo ha reso noto il governo, rispondendo a un'interrogazione presentata il 19 settembre dal deputato Stefano Tonini (Lega). Gli incassi sono in continuo aumento: nel 2015 i radar avevano fruttato 6,6 milioni. Nei primi sei mesi di quest'anno - ha spiegato il Consiglio di Stato - si è sfiorato un nuovo record, con 5,5 milioni di franchi raccolti.
Non male. Specie se si considera che il "tesoretto" è stato accumulato da appena tre radar mobili, tre semi-stazionari e altrettante pistole laser, in dotazione alla Polizia cantonale. A questi si aggiungono 7 radar e 6 pistole in dotazione alle Comunali. Strumenti che - precisa il Cds nella risposta - «vengono impiegati allo scopo di garantire la sicurezza della circolazione stradale». Non per soldi insomma: anche se i soldi sono tanti.