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CANTONE / SVIZZERAAnche Ermotti e Siccardi fra i Paperoni svizzeri

29.11.19 - 09:40
Entrambi sono new entry nella tradizionale classifica stilata da Bilanz, che comprende anche altre due famiglie residenti in Ticino
Ti Press
Siccardi ed Ermotti
Siccardi ed Ermotti
Anche Ermotti e Siccardi fra i Paperoni svizzeri
Entrambi sono new entry nella tradizionale classifica stilata da Bilanz, che comprende anche altre due famiglie residenti in Ticino

ZURIGO - Ricchi sempre più ricchi in Svizzera: le 300 persone più facoltose residenti nella Confederazione possiedono 702 miliardi di franchi, un dato in crescita di 27 miliardi (+4%) rispetto all'anno precedente. In media ciascuno di loro ha in cassaforte - si fa per dire - 2,3 miliardi, rivela la tradizionale classifica stilata ogni anno da Bilanz. Quest'anno sono entrate come matricole nel club la famiglia Siccardi e il numero uno di UBS Sergio Ermotti.

La graduatoria è stilata fin dal 1989 dal quindicinale economico e quelli del 2019 sono i valori più alti mai registrati. Nella prima edizione il patrimonio medio era di 660 milioni, nel frattempo è quindi più che triplicato: il fattore di crescita è di 3,5 assai superiore al 2,7 del prodotto interno lordo svizzero nello stesso arco di tempo.

29'478 anni di lavoro - Volendo fare qualche calcolo, per accumulare gli oltre 2 miliardi di sostanza a disposizione dei super-ricchi lo svizzero medio (6502 franchi mensili) deve lavorare per 29'478 anni, ricordandosi però di non spendere nulla durante questo periodo. Un ticinese (salario di 5563 franchi) è invece chiamato a sgobbare per 34'454 anni.

La forte crescita constatata quest'anno è dovuta al buon andamento dei mercati finanziari, ricorda Bilanz. Nel 2018 il patrimonio dei 300 era infatti salito "solo" di 1,7 miliardi. Dalla crisi finanziaria la progressione è comunque da capogiro: più 28 miliardi all'anno in media.

Anche i ricchi piangono - In realtà anche fra i Paperoni c'è chi piange: il 10% si trova ad avere meno denaro in cassa che l'anno scorso e circa tre quarti hanno visto la montagna di denaro rimanere stabile. È quindi solo nel 16% rimanente che vi è stata la crescita. Concretamente, ben 18 miliardi dei 27 di progressione 2019 sono andati in tasca ai primi dieci della classifica. Questi dieci controllano insieme 221 miliardi.

Ikea al comando - In testa alla graduatoria si trovano gli eredi con passaporto svizzero del fondatore di Ikea Ingvar Kamprad, i cui averi sono valuti a 55 miliardi. Al secondo posto figurano le famiglie Oeri e Hoffmann, eredi dell'impero Roche, con 27 miliardi, al terzo (nuovo sul podio) Gérard Wertheimer, grande azionista di Chanel, con 23 miliardi, protagonista di una crescita folgorante: +8 miliardi nel 2018 e +5 miliardi quest'anno.

Club dei 100 (milioni) - Per entrare nell'esclusivo club dei 300 bisogna disporre di 100 milioni di franchi. Quest'anno le porte si sono aperte per tredici persone: fra queste anche il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti, uno dei manager più pagati d'Europa, accreditato per 125 milioni. Ben più consistente è la sostanza della famiglia Siccardi, che nel 2019 ha portato in borsa l'impresa Medacta di Castel San Pietro: Bilanz stima gli averi a 1,75 miliardi e la inserisce al 107esimo rango.

Altri ticinesi - In Ticino la classifica è comunque ancora dominata dalla famiglia Perfetti (31esima in Svizzera) che possiede 5,5 miliardi di franchi: controlla il gruppo italiano Perfetti Van Melle, attivo nel settore dei dolciumi, con marchi conosciuti quali Golia, Morositas, Big Babol, Brooklyn. La famiglia Mantegazza è 72esima, con 2,3 miliardi.
 
 

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