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BRIONEVerzasca come Milano: ma stavolta non per le Maldive

04.07.19 - 06:00
Ecco il co-working, spazio di lavoro condiviso, tipico delle aree urbane. Il progetto fa parte del Masterplan 2030. Il coordinatore Alessandro Speziali: «Così portiamo professionisti in valle»
Verzasca come Milano: ma stavolta non per le Maldive
Ecco il co-working, spazio di lavoro condiviso, tipico delle aree urbane. Il progetto fa parte del Masterplan 2030. Il coordinatore Alessandro Speziali: «Così portiamo professionisti in valle»

BRIONE VERZASCA – WiFi a banda larga, sala riunioni, stampanti, angolo caffè. Uno spazio di lavoro condiviso. È il cosiddetto co-working. Tipico degli ambienti urbani e delle grandi città. Fa un po’ strano, invece, vederne uno a Brione Verzasca. Eppure, da qualche giorno è realtà, nello stabile dell’ex banca Raiffeisen. «Lo abbiamo voluto per promuovere concretamente posti di lavoro in valle – sostiene Alessandro Speziali, coordinatore del Masterplan Verzasca 2030 – non solo legati al turismo e all’agricoltura. Ma anche al mondo digitale».

A chi si indirizza una simile opportunità?
«Pensiamo, ad esempio, a un grafico o a un informatico che vuole andare ad abitare in valle e avere l’ufficio a pochi metri da casa. E poi anche alle startup, o ai liberi professionisti in generale. Non dimentichiamo che il telelavoro è in rapida espansione».

Il telelavoro può essere svolto direttamente da casa. Non serve un co-working.
«Ma facendo tutto solo da casa, si rischia di non avere contatti sociali dal vivo con le persone. Così si ha la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con qualcuno. E possono nascere collaborazioni».

Costo dell’affitto?
«I prezzi sono modici. Si parte dai venti franchi al giorno. Un mese può costare duecento franchi, se la persona è domiciliata in Verzasca. Così porteremo professionisti in valle. Sarà possibile affittare uno spazio anche solo per un giorno o per una settimana».

È uno dei primi frutti del vostro progetto…
«Sì. Vogliamo coprire tre aree: turismo, vita in valle, salvaguardia e promozione del territorio. Ovviamente qui si fa riferimento al secondo punto. Avremo una succursale a Tenero, anche perché il coinvolgimento dei Comuni del Piano è importante».

A luglio prende concretamente avvio un altro progetto, su cui Cantone e Confederazione vi hanno sostenuto molto.
«È legato alla nuova mobilità. Tutti i sistemi di trasporto in valle vanno ripensati. Occorre combinare al meglio trasporto pubblico e privato».

Tradotto?
«Chi viene a vivere in valle deve potersi spostare sempre. Non solo d’estate. Dove non c'è copertura del bus di linea, si può pensare che qualcuno metta a disposizione la propria auto privata, o un pulmino».

Insomma, non vi accontentate di avere le Maldive di Milano…
«Il turismo mordi e fuggi serve a poco. Anche per questo si stanno valutando i progetti per il nuovo centro sportivo di Sonogno e per il campeggio di Brione. Prossimamente partirà il cantiere dell’albergo diffuso di Corippo».

Ed è appena stata lanciata una newsletter.
«Ha cadenza bimensile. Le nuove tecnologie ci stanno aiutando. Anche con l’agenda Verzasca online. Incitiamo la gente a organizzare iniziative. Poi abbiamo inaugurato il sentiero delle leggende, a Gerra Verzasca. In un’ora e mezza scopri usi e costumi della valle, attraverso postazioni digitali, interattive con gli smartphone».

Altri eventi in vista?
«Sabato 14 settembre lanceremo il più grosso evento mai organizzato in valle, il pentathlon del boscaiolo, a Sonogno. Potrebbero arrivare cinquemila persone».

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COMMENTI
 

RobediK71 4 anni fa su tio
Mi sembra controproducente accostarsi a Milano, ma se si parla di danee allora tutto va bene
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