Sono molte le donne (ma anche gli uomini) che hanno accolto l’invito del collettivo “Io l’8 ogni giorno”
BELLINZONA - Contro la violenza sessista e le discriminazioni e per i diritti delle donne. Dopo “l’urlo” di questa mattina in Piazza Dante, dove 12 rintocchi hanno scandito le ore delle rivendicazioni femminili, alle 18 600 fra donne e uomini si sono dati appuntamento in Viale Stazione a Bellinzona, per un corteo diretto prima in Piazza Collegiata, poi davanti al Municipio, fino in Piazza Governo, manifestando «contro la violenza sessista e le discriminazioni e per i diritti delle donne».
Già lo scorso anno il collettivo aveva attirato in strada oltre 400 persone. Erano state lette molte testimonianze, difficili e toccanti, di donne che hanno dovuto e devono lottare contro varie forme di violenza: dai commenti sessisti fino alla violenza fisica e sessuale, dai casi di violenza domestica fino agli abusi nel mondo del lavoro.
L’invito per oggi era di «portare pentole, mestoli, cartelloni e la voce, di fare baccano», in favore di chi «lotta ogni giorno contro il sessismo, la violenza, le discriminazioni, gli stereotipi, la violenza machista, una giustizia che non crede alle parole delle donne, contro chi banalizza o minimizza il sessismo». Un “baccano” per rivendicare di «essere ascoltate, credute, sostenute, di poter decidere del nostro corpo in una società senza stereotipi di genere e con un sistema formativo non sessista». Particolare attenzione è stata rivolta alle donne migranti.
Le manifestazioni odierne anticipano lo sciopero femminista previsto per il 14 giugno in tutta la Svizzera. Ma l’8 marzo, in quanto giornata internazionale della donna, è l’occasione per «ricordare e combattere l’oppressione femminile in tutto il mondo».