Si sono date appuntamento in Piazza Dante per un flash mob che ha l'obiettivo di «rimettere al centro la questione dei diritti e dell’uguaglianza»
LUGANO - Un orologio per scandire le ore delle rivendicazioni delle donne: parità salariale, vivere senza violenze e sessismo, il lavoro di cura remunerato, la proprietà del proprio corpo. Le donne che si sono date appuntamento oggi in Piazza Dante a Lugano hanno voluto urlare a gran voce i loro diritti.
Non mimose, cioccolatini, cene al femminile e feste in discoteca con addominali in bella vista. L’8 marzo in centro a Lugano le donne hanno voluto farsi sentire da chi «vorrebbe riportare indietro le lancette dell’orologio». Dodici rintocchi e dodici slogan per ricordare il ruolo della donna nella giornata internazionale a lei dedicata: «La parità salariale è necessaria; la discriminazione salariale è un furto miliardario; il lavoro di cura non remunerato ha un reale valore; vivere senza violenza e sessismo è la vera sicurezza; la libertà di scelta è un diritto conquistato; il corpo delle donne appartiene alle donne; uguaglianza significa giustizia; rispetto una, dieci, cento volte, sempre; in sciopero contro ogni forma di discriminazione; parola di donna, voci di donne; solidarietà senza confini; bella ciao, partigiane per i diritti».
Un flash mob pensato per «rimettere al centro la questione dei diritti e dell’uguaglianza» ed «esprimere piena solidarietà alle donne che nel mondo incroceranno le braccia». Mentre in Svizzera lo sciopero femminista è previsto il 14 giugno.
Alla manifestazione di oggi, promossa dalle Donne dell’Unione sindacale svizzera in collaborazione con il Coordinamento donne della sinistra, hanno aderito diverse associazioni, tra cui: OCST Donna-Lavoro, FAFTPlus, GISO, SISA, USS Ticino e Moesa, Forum alternativo, Collettivo Scintilla, Partito Comunista, Partito Socialista, donne, uomini, giovani e studenti.
«Grande successo» - Le partecipanti hanno espresso grande soddisfazione per la riuscita del flash mob. «Oggi a Lugano si è visto benissimo: le donne non demordono - si legge in una nota -. Sanno essere tenaci, battagliere. Dove sono presenti portano competenze, innovazione, lungimiranza. La mediazione, la condivisione, il pensiero trasversale capace di guardare sempre un po’ più in là del breve termine, sono prerogative delle donne. Siccome sono chiamate in prima linea a conciliare vita professionale e vita privata, hanno una grande capacità di organizzazione». Ecco perché «è importante promuovere la presenza delle donne in politica, nelle istituzioni e nell’economia».
Sisa: «Per una scuola promotrice della parità» - Dal canto suo il Sindacato Indipendente degli Studenti e degli Apprendisti (SISA) ha voluto mettere l'accento sulle disparità di genere che si fanno sentire in modo importante anche nel mondo scolastico, ragione per la quale la scorsa domenica ha approvato una risoluzione “per una scuola emancipatrice e promotrice della parità”. Cinque le rivendicazioni che il SISA promuoverà «per rendere l’istruzione un processo di emancipazione e di decostruzione critica degli stereotipi sessisti che ancora dominano la mentalità collettiva»: a parità di diploma, parità di salario; introduzione dell’educazione di genere; inclusione di più personaggi femminili nei programmi scolastici; approfondimento affettivo e sessuale dell’educazione sessuale; introduzione di un mediatore eletto dalle allieve e dagli allievi per lottare contro i commenti sessisti e gli abusi nelle scuole.