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Dal “ragno viagra” al cobra che uccide un elefante

LUGANODal “ragno viagra” al cobra che uccide un elefante

28.12.18 - 16:54
Aneddoti a grappoli tra gli stand di “Animali misteriosi”, fiera in corso in riva al Ceresio. La gallery delle bestie più strane. E il video di come mangiano
Tio.ch / Davide Giordano
Dal “ragno viagra” al cobra che uccide un elefante
Aneddoti a grappoli tra gli stand di “Animali misteriosi”, fiera in corso in riva al Ceresio. La gallery delle bestie più strane. E il video di come mangiano

LUGANO – «Se questo ragno dovesse mordervi, avreste una reazione vasodilatatoria. E c’è chi potrebbe avere un’erezione lunga diversi giorni, molto dolorosa». Karim Amri è il responsabile della fiera “Animali misteriosi”, in corso al Centro Esposizioni di Lugano.

Tio.ch / Davide Giordano

Una mostra visitabile tutti i giorni fino al prossimo 27 gennaio. Oltre duecento esemplari. Tra cui la vedova nera del Messico e degli Stati Uniti. «Alcuni studiosi asiatici stanno ipotizzando di sfruttare la proprietà vasodilatatoria del suo veleno per farne una specie di viagra naturale».

 

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Il nido del serpente – Amri, erpetologo vodese, si muove tra una postazione e l’altra con una tranquillità impressionante. A un certo punto, lo ritroviamo accanto a un cobra reale, proveniente dall’India e dal sud est asiatico. «Può raggiungere la lunghezza di sei metri. Contrariamente a tanti altri rettili, il cobra reale costruisce un nido e vi abita. Mangia solo altri serpenti. Ha talmente tanto veleno nelle sue ghiandole che con un morso può uccidere un elefante».

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Il veleno per realizzare medicine e cosmetici – «Spesso – interviene Aurea Ghezzi, collaboratrice della fiera – questi animali vengono dipinti come “cattivi”. In realtà molte specie sono tranquille, timide, tendono a nascondersi. Mordono solo se vengono disturbate, come reazione di difesa. In molti casi, grazie al loro veleno, si riesce a realizzare medicinali, o addirittura cosmetici. Ad esempio con il veleno del serpente a sonagli».

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Lo scorpione fosforescente – Si passa, in seguito, allo scorpione giallo, il “passeggiatore mortale”, diffuso in Africa e in Asia. Al buio è fosforescente. «È pazzesco – dice Amri –. Ancora oggi non si sa bene spiegare perché ha questa caratteristica. Il suo morso può essere letale».

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La mascella più forte del mondo – E che dire del Mostro di Gila, proveniente dagli Stati Uniti e dal Messico? Amri, qualche mese fa, ha avuto una brutta avventura con questo rettile. «Nella mascella ha una forza tremenda. Non è aggressivo di base. Ma una volta, mentre lo tenevo in braccio mi ha morso ed è rimasto aggrappato a lungo al mio braccio. Sono finito all’ospedale in coma farmacologico, il mio cuore ha rischiato di scoppiare».

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Il pesce che si camuffa – Da una vasca, ecco spuntare il pesce pietra. «Uno dei rari pesci per cui esiste un antidoto al veleno – puntualizza Amri –. Sono stati gli australiani a inventarlo. Perché ogni anno ci sono tanti incidenti causati da questo animale. Si mimetizza tra i sassi e se un bagnante ci mette il piede sopra, rischia di morire. Il pesce pietra ha la facoltà di camuffarsi, cambiando aspetto e colore».

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Il re delle evasioni – Sempre in acqua, in un’altra vasca, troviamo il polpo dagli anelli blu. «Un animale parecchio intelligente, molto bravo nel mimetizzarsi e nella fuga. È il re delle evasioni. Se gli fai vedere dove è l’uscita della vasca, rischi di non trovarlo più. Cambia colore a seconda delle emozioni che prova ed è capace di capire cosa sta accadendo intorno.  Quando ti morde, non te ne accorgi. Dopo un quarto d’ora però inizi a sentire forti dolori».  

Tio.ch / Davide Giordano

A pranzo con l’alligatore ­– Tra le bestie più impressionanti, spicca anche l’alligatore del Mississippi. L’esemplare presente a Lugano si chiama Sissi e ha poco più di tre anni. «Può raggiungere una lunghezza di quattro metri – sostiene Amri –. È un animale a cui sono affezionato». Amri gli allunga un topolino morto. Sissi, dopo qualche tentennamento, lo ingoia.

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La rana iper tossica – L’ultimo incontro è con la rana dorata della Colombia. «L’animale terrestre più tossico al mondo – evidenzia Ghezzi –. È molto piccola, si nasconde benissimo. Ci sono dei giorni in cui sembra sparita. Può essere toccata a mani nude. L’importante è che non entri in contatto con la bocca, con gli occhi o con ferite». «Alcune popolazioni – conclude Amri – usano il veleno di questa rana per intingere la punta delle frecce con cui vanno a caccia. In questo modo l’animale colpito si paralizza all’istante».    

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