Breve trattativa per aggiudicarsi all'asta della PCi una bici militare del '59: «Ne aveva una simile il mio amico Attilio Moresi»
LUGANO - C’era di tutto, dai parafanghi per rimorchi, a delle barelle, compressori e generatori, all’odierna asta pubblica che ha visto aggiudicarsi a prezzi stracciati alcuni oggetti non più utilizzati dal centro di formazione cantonale della Protezione Civile.
L’evento aperto dal Direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi, servito per raccogliere fondi a favore della PCi, ha attirato curiosi, interessati ed anche qualche collezionista.
Tra questi il signor Egdardo Galfetti il cui acquisto, una bicicletta militare del 1959, è stato dettato da una parte dal desiderio di aggiungere un pezzo alla sua collezione di veicoli vintage, dall’altro dal cuore: «Il ‘59 è l’anno in cui ho fatto la scuola reclute», ricorda.
Non un investimento quindi, ma «un gioco», come lui stesso ammette. «È comunque un pezzo di storia dell’esercito svizzero. Tra l’altro ne aveva una simile il mio amico Attilio Moresi» (ciclista professionista attivo tra i ‘50 e i ‘60 che vinse un'edizione del Tour de Suisse n.d.r.).
Galfetti non esclude di farci una passeggiata anche se, quasi sicuramente, preferirà esporla: «È tenuta benissimo, ma molto pesante. Credo pesi più di una bici elettrica. Molto bella comunque».
Aggiudicarsela è stato abbastanza facile: «La base d’asta era di 100 franchi. Che ho subito offerto. Qualcuno ha rilanciato a 200, ma con 300 franchi me la sono portata a casa».