Tatuatore e tatuato a confronto, tra nuove tendenze e consigli

Piccolo viaggio all'interno del mondo del tattoo in una sorta di intervista doppia per scoprire una realtà oggi largamente diffusa
CHIASSO - Affonda le radici nell'antichità. Una volta usato come segno distintivo, poi diventato forma di ribellione, oggi il tatuaggio è talmente diffuso da essere diventato quasi una sorta di "accessorio" da indossare. Talmente sdoganato da passare quasi inosservato.
Per molti una vera e propria forma d'arte, tuttavia, resta per alcuni una sorta di provocazione. Ma per emergere da quello che è ormai un fenomeno omologante, deve essere sempre più grande e/o vistoso. Da qui la tendenza crescente a tatuarsi il volto.
Ma cosa prova il tatuatore a "marchiare" la pelle di una persona? E a farlo sul suo volto? E qual'è l'emozione che prova chi è dall'altra parte, cioé il tatuato?
In una sorta di "intervista doppia" siamo entrati nello studio di "Ueo Tattoo", in Corso San Gottardo a Chiasso, per conoscere meglio questo mondo. Da una parte abbiamo incontrato Mattia Rivolta, in arte Ueo, da ormai 15 anni sulla scena ed esperto di tatuaggi giapponesi, dall'altra parte abbiamo fatto due chiacchiere con una sua "tela".
Ciò che emerge è un mondo complesso fatti di stili, significati, tendenze, ed anche rapporti d'amicizia che si consolidano proprio grazie a questa arte.



