C'è un esercito di stagisti, anche nelle aziende pubbliche
Giovani precari e sottopagati: in Ticino il fenomeno non riguarda solo i soliti "furbetti" e il settore privato. Ma anche il Cantone, l'Eoc e non solo
BELLINZONA - Studenti universitari o delle superiori, neolaureati e neodiplomati, ragazzi al primo contratto, ma anche al secondo e al terzo. Se va bene la paga è 1500 franchi al mese. Se va male, zero. In Ticino starebbe prendendo piede la moda degli stages “all'italiana” – sempre più lunghi e malpagati, con stagisti sempre meno giovani – ed è finita di recente in una mozione parlamentare.
I numeri pubblici - Ma il problema riguarda soltanto i soliti furbetti e il settore privato? Sembra di no. Abbiamo chiesto al Cantone e a quattro importanti aziende pubbliche ticinesi se avessero assunto stagisti – e quanti – negli ultimi anni. Il numero varia con le dimensioni, ma la risposta è sempre “sì”. In testa alla classifica c'è l'Eoc, con 317 contratti l'anno scorso (309 nel 2010, 196 nei primi sette mesi del 2018) seguita dalla Rsi con 43. In BancaStato gli stage sono stati 21 per un totale di 48 mesi, quasi il doppio rispetto a cinque anni fa (13). Aet è ultima con 8 stagisti «più o meno stabili» negli anni.
| azienda | tot. stagisti 2017 | di cui studenti |
| Eoc | 317 | 80 |
| Rsi | 43 | 25 |
| BancaStato | 21 | n.d. |
| Aet | 8 | 1 |
«In linea col mercato» - Le paghe? A precisarle è soltanto l'Ente ospedaliero: per le professioni non sanitarie (147 ragazzi l'anno scorso) sono 1390 franchi al mese, 1568 dopo il sesto. I salari «sono fissati dalla Commissione paritetica composta dei datori di lavoro e dei sindacati» spiega l'azienda. «Quelli per le professioni sanitarie sono invece fissati e pagati dal Decs». Quanto alla Rsi, da Comano precisano che i dati retributivi «sono sempre una media di quanto riconosciuto nelle diverse città nelle quali sono ubicate le principali unità aziendali Sgr Ssr» per cui «non è possibile fornire dei dati paragonabili con il resto del mercato della Svizzera italiana». Le altre aziende non forniscono cifre, limitandosi a dire che «le paghe sono in linea con il mercato».
«Il governo intervenga» - Il problema è che, nel mercato, le paghe scendono anche a zero. Un'indicazione «preoccupante» per il deputato Matteo Pronzini (Mps) che il mese scorso ha proposto al Consiglio di Stato di introdurre una regolamentazione con una legge ad hoc. «Evidentemente il discorso vale anche per le aziende pubbliche, purtroppo. Con la scusa della formazione la durata degli stages e la loro retribuzione in alcuni casi creano condizioni al limite dello sfruttamento e del dumping sociale. Nell'Eoc ad esempio la percentuale di stages sul totale dei dipendenti si conferma assolutamente fuori controllo: il governo deve fare qualcosa».
Il record del Cantone - Ma il più grande datore di lavoro per stagisti, in Ticino, probabilmente è proprio il governo. Gli stages nell'amministrazione cantonale sono stati 338 nel 2016, «ultimo dato disponibile» fanno sapere dalla Sezione risorse umane. Chi è senza peccato...
