Il progetto di spostare le Officine FFS a Castione non ha fatto i conti con una ditta che, nei terreni interessati, ci lavora da 75 anni. E non ha intenzione di andarsene
ARBEDO-CASTIONE - I dipendenti della Otto Scerri di Castione sono sobbalzati, probabilmente, quando hanno visto il telegiornale di ieri. Gli articoli sulla stampa locale, oggi, confermano che non era un'allucinazione. I terreni della ditta sono stati scelti dalle Ffs per trasferirvi la sede delle Officine di Bellinzona, con 230 dipendenti. Lo ha anticipato ieri la Rsi.
«La notizia è come piovuta dal cielo» commenta il direttore dell'azienda, che in passato si era già opposta al progetto di cedere spazio a un nuovo stadio calcistico. «La reazione? Preoccupazione e perplessità».
I motivi non mancano. Sul sedime la Otto Scerri - che si occupa di trasporto e deposito di inerti - dà lavoro a 300 persone, più 200 nell'indotto. Senza contare le ditte "ospiti" che già affittano parte dei terreni: altri 100 dipendenti. «In tutto parliamo di quasi il triplo dei posti di lavoro delle future Officine. Siamo spaventati dalla prospettiva che possano essere cancellati» aggiunge il direttore.
Il timore - naturalmente - è quello dell'esproprio. La Otto Scerri ha acquistato i terreni 75 anni fa e - viste le attività svolte - ne ha bisogno. «Ci serve molto spazio, e lo stesso vale per le Officine. Non siamo stati consultati, nessuno si è preoccupato di informarsi se i terreni interessati siano vitali o meno per la nostra azienda» conclude il dirigente. «Al momento il progetto non entra nel dettaglio, ma le comunicazioni sono state finora lacunose. Speriamo che questa faccenda si chiarisca al più presto». E in modo rassicurante per i lavoratori.