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CANTONEBimbi adottati sempre più grandi (e problematici)

09.04.18 - 09:00
Famiglie ticinesi messe a dura prova dai dettami della convenzione dell’Aja. E così un percorso già logorante diventa ancora più proibitivo. Col rischio che le cose non funzionino… 
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Bimbi adottati sempre più grandi (e problematici)
Famiglie ticinesi messe a dura prova dai dettami della convenzione dell’Aja. E così un percorso già logorante diventa ancora più proibitivo. Col rischio che le cose non funzionino… 

BELLINZONA – Le adozioni internazionali spaventano gli svizzeri? È quanto si intuisce dal crollo del 70% delle pratiche nel decennio tra il 2006 e il 2016. Un terremoto che ha colpito anche il Ticino: nel 2010 erano 34 i bimbi adottati, solo 14 nel 2015, 18 nel 2016, 28 nel 2017. «Ma – spiega Sabina Beffa, capo dell’Ufficio dell’aiuto e della protezione – , le famiglie ritenute idonee, e in attesa di un bambino, sono comunque una sessantina».

La Svizzera non è un Paese per orfani, si è letto di recente. Cosa ne pensa?

La questione non sta tanto nell’interesse all’adozione internazionale, quanto nelle difficoltà legate a questo percorso. Di certo oggi è più difficile adottare un bambino proveniente da un’altra nazione. La convenzione dell’Aja, attiva ormai dal 2003, ha introdotto paletti rigidi per quanto riguarda la protezione dei minori. Le procedure sono più severe. E sono favorite le adozioni all’interno dello stesso Stato, che evitano un doppio sradicamento.

Una volta erano i tempi di attesa a scoraggiare le famiglie interessate. Ora ci sono anche altri fattori…

Proprio per il fatto di favorire le adozioni all’interno della stessa nazione, in Svizzera non arrivano quasi più neonati. I bimbi adottati hanno quasi già tutti più di due anni. 

Per il genitore adottivo il compito si fa ancora più difficile. 

Sì. Perché il bambino arriva in Svizzera già con una serie di vissuti alle spalle. Spesso si tratta di storie travagliate, difficili. Per il bimbo, psicologicamente, non è facile voltare pagina e ripartire da zero, come se niente fosse. A volte l’impegno della famiglia nel creare un contesto accogliente e confortevole per il bambino non è sufficiente e i problemi possono manifestarsi anche a distanza di anni. Ci sono però anche tanti esempi positivi, di adozioni riuscite.

 In sintesi quali caratteristiche deve avere oggi il genitore adottivo?

Valutiamo lo stato di salute, il tempo a disposizione, la situazione finanziaria e l'idoneità a educare, come pure le condizioni abitative. Il genitore adottivo deve offrire garanzie per la cura, l'educazione e la formazione del minore. Non deve avere commesso reati incompatibili con l’adozione. L’età minima è stata abbassata da 35 a 28 anni. Mentre resta uguale l’età massima di differenza che può esserci tra genitore e figlio adottivo: non deve essere superiore ai 45 anni.  

 Da dove provengono, attualmente, i bambini adottati dai ticinesi?

Dalla Thailandia, dalla Russia, dal Burkina Faso, da Haiti, dal Togo, dalla Colombia.

Lo Stato riesce a seguire con la necessaria attenzione le famiglie ticinesi che scelgono di adottare un bimbo?

Per legge, seguiamo la famiglia nel corso del primo anno. Durante questo periodo le viene chiesto di seguire una formazione aggiuntiva a quella fatta prima di accogliere il minore. Un assistente sociale vigila sulla famiglia e la accompagna. A garantire che gli interessi del minore siano tutelati è, invece, la figura del tutore o del curatore.

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COMMENTI
 

boroberto51 5 anni fa su tio
infatti e la foto è molto più che vergognosa

pulp 5 anni fa su tio
Sul calo delle adozioni, probabilmente gioca un ruolo (come qualcuno ha già fatto notare) il ricorso ai centri di fertilità. In più ci aggiungerei però i costi (che per le adozioni sono davvero importanti) e non da ultimo, il fatto che alcuni paesi "donatori", oggi hanno un loro bacino interno di potenziali genitori adottivi - per questo motivo, ci sono bimbi che vengono messi in adozione ma hanno già dei problemi di salute. Secondo me, la questione del "problematico" non è infatti da vedere come una condizione che pone il figlio adottivo per il suo carattere o atteggiamento, ma semplicemente un tema relativo al suo stato di salute al momento dell'adozione, sia dal punto di vista fisico che psichico.

Bacaude 5 anni fa su tio
Brava Mara, ottimo commento. Le maglie dei controlli si sono strette un pochino perchè purtroppo in passato diversi sono stati gil abusi. E' inoltre vero che la scienza medica offre oggi statistiche di successo migliori. Diverse sono comunque le coppie che riescono con successo ad adottare bimbi in Ticino e non bisogna dare un messaggio scoraggiante. Il fatto che siano più problematici è una stupidaggine e la foto è davvero vergognosa. Da un'idea fuorviante. Anzi, spesso, proprio perchè fortemente voluti e meglio seguiti, questi ragazzi sono delle vere e pèroprie perle.

F.Netri 5 anni fa su tio
Per facilitare la procedura, ci si potrebbe spacciare per omosessuali e poi, in caso di difficoltà, fare un bella campagna mediatica con l'appoggio di qualche lobby omosessuale. Il successo è quasi garantito.
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