L'esistenza era nota da quasi due secoli, ma non si sapeva che si trattava di una specie non ancora identificata
BERNA - Nelle acque ticinesi è stata trovata una nuova specie di conchiglia. O meglio, gli esperti sapevano della sua esistenza, ma non l’avevamo mai identificata correttamente. Si tratta della Anodonta exulcerata, che vive anche nel Lago Maggiore. E - come si legge in una nota del Museo di storia naturale di Berna - si tratta di una specie indigena, quindi non importata da altrove.
La conchiglia in questione, già descritta 180 anni fa, assomiglia alle già note Anodonta cygnea e Anodonta anatina. Soltanto l’impiego di un test genetico ha ora permesso di determinare che si tratta di una nuova specie.
Per ora si parla degli specchi d’acqua al sud delle Alpi, ma gli esperti del Museo di storia naturale di Berna ritengono che la conchiglia possa essere presente anche nel resto della Svizzera. È dunque su questa ipotesi che lavorerà una squadra guidata da Eike Neubert.
Sinora in Svizzera, spiega il Museo, erano note sette specie di conchiglie d’acqua dolce indigene. Una di queste, che era presente nei fiumi, è nel frattempo estinta. Le sei specie rimanenti sono invece a rischio di estinzione.