«Nessuno mi assume più dopo lo scandalo»
Reintegrato l'agente di Securitas allontanato da Camorino. Ma un ex collega rilascia un testimonianza choc: «Nella sicurezza un agente su due non è pulito. Chi denuncia diventa una spia»
BELLINZONA. «Ho provato a fare altre richieste per lavorare nella sicurezza, due o tre volte, ma niente da fare. La risposta era sempre la stessa». A parlare è uno degli (ex) agenti della Argo 1. La sua testimonianza, assieme alla notizia dell'allontanamento di un agente dal centro asilanti di Camorino, è la conferma che lo scandalo una conseguenza l'ha avuta: per gli ex dipendenti della società di sicurezza, trovare lavoro nell'ambito della sorveglianza è diventato «praticamente impossibile».
Allontanato e poi reintegrato - L'addetto di Securitas, nel frattempo, stando a quanto appreso da tio.ch/20minuti è stato reintegrato nelle sue funzioni. Non si è trattato di un licenziamento, ma di una misura cautelativa che però lascia non pochi dubbi. Anche per la tempistica.
Da vittime a imputati? - L'ex dipendente, che chiede di rimanere anonimo dopo la «gogna mediatica» scatenata nei giorni scorsi, tiene a sottolineare come «da vittime siamo stati trasformati praticamente in imputati dal Dss e da alcuni media». Tutta la vicenda, precisa l'ex agente, «è partita da una rivendicazione per dei salari non pagati, rivolgersi ai sindacati è stato un atto legittimo» solo che «anziché attirare solidarietà e approvazione ha avuto, sembra, il risultato opposto».
Porte chiuse - L'ex agente racconta di una ricerca «difficile» nei mesi successivi allo scandalo, per «riciclarmi nel settore della security in Ticino». Nonostante il casellario giudiziale pulito e l'assenza di debiti (requisiti necessari per l'esercizio della professione) il nostro interlocutore ha incontrato solo porte chiuse. «Le risposte scritte erano di tono neutro, ma sempre negative. Poi a voce mi veniva ripetuta sempre la stessa cosa: non ti prendiamo per via dell'Argo1».
Settore poco pulito - Secondo Giangiorgio Gargantini di Unia, che segue la vertenza, gli ex dipendenti della società «hanno già pagato abbastanza per avere denunciato delle irregolarità e fatto il loro dovere di cittadini». Il settore della sicurezza, come dimostra il caso dei due agenti indagati per furto raccontato oggi da tio.ch/20minuti, è tutt'altro che impermeabile per chi abbia un curriculum poco pulito.
«Chi denuncia è tagliato fuori» - I controlli «sono insufficienti ed è estremamente facile farsi accreditare per gli appalti, con tutti i pericoli che ciò comporta» sottolinea Gargantini. L'accusa dell'ex agente è ancora più forte: «In questo settore è ora di fare pulizia: le persone poco pulite sono una su due. Chi denuncia è visto come una spia, e per questo resta tagliato fuori».




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