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BRISSAGOTrovati frammenti di vestiti: forse sono di Manuela

25.04.17 - 08:36
«Tutto lascia pensare che appartengano a mia madre» dice il figlio della donna scomparsa sul Ghiridone. Intanto assicurazione malattia e REGA si assumono oltre 100'000 franchi di costi per le ricerche
Trovati frammenti di vestiti: forse sono di Manuela
«Tutto lascia pensare che appartengano a mia madre» dice il figlio della donna scomparsa sul Ghiridone. Intanto assicurazione malattia e REGA si assumono oltre 100'000 franchi di costi per le ricerche

BRISSAGO – Li hanno trovati alcuni cacciatori, quasi al confine con l'Italia. Frammenti di vestiti appesi ai rami. Potrebbero appartenere a Manuela Possessi, la donna scomparsa lo scorso giugno sul Ghiridone. Il caso potrebbe essere vicino a una svolta. «Tutto lascia pensare che quei frammenti di abito appartengano a mia madre – dice Nicolas Chuard, figlio di Manuela – sono stati trovati lo scorso autunno. Nel frattempo sono state fatte anche le analisi del DNA. Senza esito. Le ricerche sono poi state frenate dalla neve. Appena sarà sciolta, torneremo lassù».

Fuori di 2,5 chilometri – Ed emerge anche un dettaglio singolare. I pezzi di stoffa sono stati rinvenuti in una zona piuttosto lontana rispetto al perimetro finora preso in considerazione. «Si sfora di ben due chilometri e mezzo – dice Nicolas – il ritrovamento è avvenuto sotto le creste, verso l'Italia. I frammenti sono stati verosimilmente trasportati lì dalla pioggia e dal vento. Però ora abbiamo una pista. Non mi sono mai messo il cuore in pace. È difficile. Straziante. Questa è una storia che meriterebbe un punto come epilogo».

Una spesa alta – La vicenda di Manuela aveva scosso un'intera regione. Tante le persone che si erano messe a disposizione per cercarla. E tantissime quelle che avevano sostenuto finanziariamente la famiglia della donna impegnata nelle costose ricerche. A un certo punto la somma necessaria per coprire le operazioni stava lievitando in maniera esponenziale. Soprattutto per il fatto che, non essendo mai stato ritrovato il corpo, il caso di Manuela sembrava non potere essere coperto né dalle assicurazioni né dalla REGA.

L'assicurazione malattia – Oggi Nicolas può annunciare una bella notizia, in una vicenda che rimane dai contorni amarissimi. «Grazie all'intervento di un avvocato “pro bono”, l'assicurazione malattia di mia madre ha approvato il versamento di 14'000 franchi, poi riversati alla REGA. I responsabili dell'assicurazione malattia hanno comunque sottolineato che non sarebbero stati tenuti a eseguire questa operazione».

Il cuore della REGA – Intanto, la REGA ha deciso di assumersi interamente 93'000 franchi di costi, derivati dall'intervento degli elicotteri e dal sostegno del Club Alpino Svizzero. «È un gesto che apprezzo molto. Ringrazio tutti. A mio carico sono rimasti circa 13'500 franchi di elicotteri privati e spese telefoniche. Grazie alle numerose donazioni ricevute, riusciremo a coprire quasi tutta la spesa. Chiaramente non posso dire di essere felice. Però fa piacere tanta solidarietà».

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