La diocesi cerca formatori, animatori, psicologi, artisti e fondi per la sua missione
LUGANO - Aiutare la popolazione di Haiti. È questo lo scopo del progetto missionario diocesano, presentato questa mattina alla presenza del vescovo Lazzeri e Mauro Clerici, presidente della Conferenza missionaria della Svizzera italiana.
«Nell'anno della misericordia c'era bisogno di un gesto concreto». Ha esordito così il vescovo Valerio Lazzeri alla conferenza stampa. L'idea di questa missione è nata qualche anno fa, grazie anche alla conoscenza e alla collaborazione di persone direttamente coinvolte sul posto, e ha preso spunto dal terremoto del 12 gennaio 2010 in cui 220'000 persone persero la vita.
«La situazione nell'isola, a distanza di pochi anni, è disastrosa: non ci sono mezzi pubblici, la politica è instabile, così come la moneta, e la sanità è pressoché assente», ha ricordato Mauro Clerici. «Ma soprattutto la scuola è praticamente inesistente. Ed è da qui che si vuole partire».
La missione ha deciso di intervenire nella formazione dei docenti, che operano soprattutto nelle parrocchie. «Il problema è che spesso gli insegnanti sono analfabeti, e così non si va da nessuna parte».
Il progetto parte dalla scuola, ma vuole agire globalmente: «Vogliamo educare anche all'affettività e all'umanità, perché lì le ragazzine si prostituiscono già a 12 anni per una manciata di centesimi».
Gli organizzatori della Conferenza missionaria sono sempre alla ricerca di formatori, animatori, psicologi, artisti e ovviamente fondi. Per maggiori informazioni visita il sito della Diocesi.