L’ong accusa le Guardie di confine di svolgere compiti che non competono loro. Tocca alla Segreteria di Stato della migrazione decidere chi resta e chi va
CHIASSO - Ieri è stato il turno del Corpo Guardie di confine, oggi la risposta arriva per direttissima da Amnesty International che, in una conferenza stampa a Chiasso, ribadisce le proprie accuse. Oltre ad Amnesty, che ha schierato l’esperta di asilo Denise Graf, erano presenti Anna Brambilla delll’Associazione Studi Giuridici per l’Immigrazione (Asgi) e Lisa Bosia Mirra, dell’Associazione Firdaus.
Interviste e dossier - Le critiche mosse da Amnesty si basano su interviste ai migranti, analisi di dossier e incontri con organizzazioni, volontari e funzionari governativi. «Alle Guardie di confine in Ticino è stato affidato un compito che esula dalle loro competenze», accusa Graf. Chiunque attraversa il confine dovrebbe avere diritto a una decisione formale della Segreteria di Stato della migrazione (Sem). Cosa che non avviene perché chi è fermato senza i validi titoli d’ingresso viene rimandato in Italia con procedura semplificata.
Comprensione - Ed è proprio qui il centro della discussione. «Nelle ultime settimane - continua Amnesty - le Guardie di confine hanno respinto quasi due terzi delle persone che si sono presentate senza un documento di viaggio valido». Numeri che violerebbero il diritto internazionale e che sarebbero dovuti in particolare a grossi problemi di comprensione.
Se ne occupi la Sem - Le richieste di Amnesty sono chiare: si chiede in pratica di sospendere le riammissioni semplificate. «Le persone che alla frontiera Svizzera dichiarano l’intenzione di chiedere asilo vengano indirizzate alla Segreteria di Stato per la migrazione». Chiedono anche maggiore tutela dei minorenni, con «una cautela particolare nel caso di perquisizioni corporali» e che a tutti sia concesso un colloquio nella loro lingua.
Commissione indipendente - Da parte sua, Lisa Bosia Mirra chiede che «venga istituita una commissione indipendente che indaghi su cosa sia successo dal 15 luglio fino a oggi».