All'asta gli ultimi ricordi del Games Arena
All'asta gli ultimi ricordi del Games Arena La vicenda dello storico negozio si conclude con una vendita giudiziaria
La vicenda dello storico negozio si conclude con una vendita giudiziaria
LUGANO - Le divergenze tra la Fondazione Maghetti e i gestori del noto negozio di videogame e la conseguente chiusura del Games Arena hanno molto toccato tutti gli appassionati del Ticino. Il 7 aprile prossimo andrà in scena l'ultimo capitolo della triste vicenda: proprio tra le mura dell'ex negozio si terrà l'asta giudiziaria di alcuni gadget pignorati alla società.
10 pc e 6 console - Tra gli oggetti in vendita spiccano i personal computer e le console con cui i clienti potevano provare i giochi in vendita. I pc sono completi di monitor, tastiera e casse, mentre le console di manopole e schermo. Vi sono poi due televisori, di cui uno con risoluzione 4K. Infine, oltre a uno stereo Harman Kardon, sono in vendita gli espositori (vuoti) per i giochi.
Un pezzo di storia di Lugano - Games Arena ha chiuso a fine 2015 dopo 13 anni di attività. Nell'epoca dello streaming e dello shopping online, era rimasto pressoché l'ultimo baluardo dei tempi in cui attorno ai videogame si interagiva socialmente anche tra persone in carne e ossa. Ed è proprio su questo che il commercio del Maghetti ha basato il suo successo: gli appassionati, giovani e meno, potevano incontrarsi, discutere e sfidarsi senza doversi isolare nel mondo virtuale. A incrinare i rapporti tra gestori e Fondazione Maghetti è stata l'uscita di GTA V, molto seguita dai media e che non è piaciuta agli ambienti cattolici che gestiscono il complesso immobiliare per il carattere violento del gioco. Di lì la situazione è andata peggiorando fino ad arrivare allo sfratto dello scorso anno.
