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CANTONEFigli strappati ai genitori: «In Ticino è troppo facile»

09.03.16 - 08:03
Ancora polemiche sulle Arp ticinesi. Il nuovo attacco arriva dallo psichiatra Orlando Del Don: «Sistema sanzionatorio». Intanto, si profilano ulteriori riforme
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Figli strappati ai genitori: «In Ticino è troppo facile»
Ancora polemiche sulle Arp ticinesi. Il nuovo attacco arriva dallo psichiatra Orlando Del Don: «Sistema sanzionatorio». Intanto, si profilano ulteriori riforme

BELLINZONA - «Adesso basta. In Ticino è fin troppo facile separare i bambini dai propri genitori». A lanciare l’allarme è lo psichiatra Orlando Del Don. Nel suo mirino c’è l’operato delle Autorità Regionali di Protezione (Arp) colpevoli, a suo dire, di essere troppo rigide e fiscali. Secondo Del Don il passaggio dalle vecchie tutorie alle più professionalizzate Arp non è stato pagante. «Allontanare i bambini dai genitori dovrebbe essere una misura estrema. Mi sembra che invece sia una prassi troppo consolidata».

Marchiati a vita - Non c'è pace per le 16 Arp ticinesi. Dopo la polemica sollevata da Ticinonline sugli undici bimbi problematici "esiliati" in Italia, spuntano ulteriori accuse. Del Don, già noto per le sue posizioni critiche sull'operato delle stesse Arp, è durissimo: «Solo tra i miei pazienti attuali - dice - conto cinque casi in questa situazione. Genitori a cui è negato il diritto di vivere con i figli. E questo spesso per errori legati a immaturità e ingenuità commessi in passato (ad esempio problemi di alcol e di droga)». Le Arp a simili precedenti attribuiscono un grosso peso. «E così le misure estreme decise dalle autorità lasciano un segno pesante e indelebile nella vita delle persone coinvolte, specialmente per quanto riguarda il rapporto coi figli». 

Telefono rovente - Le segnalazioni alle Arp ticinesi sembrano essere in aumento da qualche anno a questa parte. «Ma questo - riprende Del Don - non significa che i genitori siano diventati più violenti. È semplicemente cresciuta la sensibilità della popolazione su queste tematiche, grazie anche al fatto che se ne parla di più sui media rispetto al passato».

Una riforma perenne - Nella scorsa legislatura il Cantone ha avviato il progetto di riorganizzazione dell’assetto giudiziario ticinese denominato “Giustizia 2018“ che comprende anche la riforma delle Arp già approvata dal Governo. «Una riforma - evidenzia Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni - che propone pure l’attribuzione alle preture delle competenze anche in materia di diritto di protezione del minore e dell'adulto con la conseguente decadenza delle Arp. Siamo in attesa che il Parlamento si pronunci in merito».

Discrezione - È ormai dal 2013 che il Dipartimento delle istituzioni non ha più competenze in ambito di Arp. «L’autorità di reclamo, ma anche di vigilanza, è la Camera di protezione del Tribunale di appello. Il numero di casi in aumento? Se queste situazioni vengono alla luce è anche perché alcuni operatori implicati nella vicenda le rendono pubbliche. A questo proposito sottolineo ancora una volta l’importanza di mantenere riserbo e discrezione su queste vicende».

Sconforto totale - Secondo Del Don, invece, le storie devono emergere eccome. Così come le presunte inadempienze delle Arp. Stando allo psichiatra l’iter burocratico non terrebbe in considerazione la volontà di cambiamento da parte dei genitori che hanno commesso uno sbaglio. «È un sistema sanzionatorio. Io mi trovo confrontato con genitori presi dallo sconforto più totale. I bambini sono stati loro strappati e messi in istituti specializzati. Una volta che queste persone finiscono in preda alla macchina burocratica, la loro situazione precipita».

Fiscalità - E pensare che le Arp, proprio perché pensate in un’ottica regionale, dovrebbero seguire più nel dettaglio ogni singola situazione. «A me sembra che invece ci si attenga ai regolamenti, senza analizzare mai bene i casi concreti. Prima di dividere bisognerebbe cercare di risolvere i problemi e valutare ogni soluzione possibile».

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COMMENTI
 

ZetaCrea 8 anni fa su tio
...l'Arp sono come i preti, secondo me non sanno cosa vuol dire famiglia, non agiscono secondo il buon senso.

Ecthelion 8 anni fa su tio
Quando attenersi ai regolamenti diventa un rimprovero mi sembra che qualcuno debba rendersi conto di vivere in un mondo alla rovescia

SosPettOso 8 anni fa su tio
Risposta a Ecthelion
Nel mio caso l'ARP sostiene a spada tratta la madre che non si attiene alle decisioni prese dall'ARP stessa e che le ha mentito in modo plateale a più riprese. La madre mi ha già denunciato per minacce, coazione e furto verso di lei e negligenze e maltrattamenti verso il bambino. Ha cercato di denunciarmi anche per stalking nell'intento di ottenere un divieto d'avvicinamento. Secondo l'ARP bisogna dare la priorità al benessere della madre sperando in ricadute positive sul bambino...

SosPettOso 8 anni fa su tio
aaa

miba 8 anni fa su tio
... e questo la dice tutta (copio & incollo) "L’autorità di reclamo, ma anche di vigilanza, è la Camera di protezione del Tribunale di appello. Il numero di casi in aumento? Se queste situazioni vengono alla luce è anche perché alcuni operatori implicati nella vicenda le rendono pubbliche. A questo proposito sottolineo ancora una volta l’importanza di mantenere riserbo e discrezione su queste vicende". Bella roba! Riserbo e discrezione oppure nascondere il più possibile le paciugate? Quando nelle ARP saranno finalmente operativi operatori specializzati invece di qualche matusalemme e di avvocati che esaminano ogni caso con il Codice civile, il Codice penale, ecc ecc ecc e tralasciando quindi ogni logica e buonsenso?? Già il fatto che sia tutto sotto il Dipartimento delle Istituzioni suona come una campana stonata: a me sembrerebbe più logico ed idoneo che prima di tutto questi casi vengano trattati secondo i parametri dell'ambito sociale e poi semmai in casi particolari e/o particolarmente gravi alla Giustizia. E concludendo personalmente mi sembra anche vergognoso e da paesi da terzo mondo che qualche avvocatucolo stressato e magari anche complessato abbia così tanto potere da rovinare una famiglia ed in particolare il futuro dei figli.

GI 8 anni fa su tio
Quant'è difficile vivere oggi.....senza psico.....in tutte le salse, associazioni assistenziali (talvolta demenziali) ipercontrolli.......tutta la tua vita te la ritrovi "spiaccicata" in rete.....(almeno fosse di protezione).....Se l'Autorità si muove non può sbagliare (chi causa danni invece sì) se l'Autorità non si muove, si impreca.....per fortuna che a gestire tutto ci deve ancora pensare l'essere umano e non una banale macchina....

spank77 8 anni fa su tio
Ogni caso va analizzato con le pinzette e se occorre ingaggiare ancor più psicologi e altri valutatori. Stiamo parlando di bambini che hanno bisogno di tanto affetto e protezione non oggetti. Non si possono standardizzare le situazioni. Ogni vissuto è differente da un altro.

tazmaniac 8 anni fa su tio
Assolutamente Ripetutamente Penosi.

maok 8 anni fa su tio
buongiorno per dei litigi avuti fra di noi, senza mai aver torto neanche un capello a I nostril due bimbi d 3 e 9 anni ci sono stati tolti e 2 anni che facciamo e assecondiamo le richieste burocratiche dell'ARP ma ancora niente. tra la camera di appello, che asseconda sempre, di conseguenza inutile e costosa, tra avvocati che ci marciano su senza mai dire che nei confronti dell'ARP sono impotenti....ci sarebbe tanto da dire, mi vergogno di vivere in un paese come questo che ci tratta da delinquenti.....
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