Il Governo ticinese sceglie il sorteggio, eletta Monica Duca Widmer

BELLINZONA - Dopo ore di dibattito, dubbi e procedure alla fine il Consiglio di Stato ticinese ha optato per il sorteggio quale strumento decisivo di selezione del nome dell´ottavo consigliere nazionale. Ricordiamo che la disputa era all´interno del PPD con i due candidiati Marco Romano e Monica Duca Widmer che avevano ottenuto lo stesso numero di preferenze, 23'979.

Il sorteggio deciso dal Consiglio di Stato é stato favorevole per Monica Duca Widmer che quindi accede al Nazionale.
Ricordiamo che Romano si era pronunciato chiaramente per la riconta dei voti per cui non si eslcude che la vicenda tornerá ancora all´attenzione della politica ticinese. Resta aperta la via del ricorso.

Il Consiglio di Stato ha preso atto dei risultati ufficiosi definitivi di domenica scorsa e ha rilevato che nel caso della lista del Partito Popolare Democratico e Generazione Giovani (PPD + GG) i candidati Monica Duca Widmer e Marco Romano hanno ottenuto il medesimo numero di voti, ossia 23'979, con la conseguente esigenza di procedere con un sorteggio.

Considerate le disposizioni in materia e meglio: gli articoli:
- 43 cpv. 3 della Legge federale sui diritti politici (LDP) che stabilisce come “in caso di parità di voti decide la sorte”
- l’art. 20 che precisa come “gli eventuali sorteggi avvengono nel Cantone per ordine del Governo cantonale” e
- l’art. 11 dell’Ordinanza federale (ODP) il quale prevede che “se vi è sospetto riguardo  all’esattezza di un risultato nel Comune, l’Ufficio elettorale del Cantone procede direttamente a un nuovo conteggio o ne incarica l’Ufficio elettorale del Comune”;

ha proceduto a una serie di verifiche e approfondimenti sulla giurisprudenza del Tribunale federale in materia, nel caso di risultati elettorali con voti ravvicinati tra candidati e le possibili opzioni offerte nella risoluzione di una situazione di parità nei voti collezionati dai singoli candidati. Il Consiglio di Stato ha constatato che la giurisprudenza recente del Tribunale federale e segnatamente la DTF 136 II 132 consid. 2.4.2, che indica un orientamento più severo nel caso di esiti di scrutinio con risultati ravvicinati e l’esigenza nel caso di dubbi sull’esattezza e d’irregolarità, di procedere a riconteggi, si riferiva a un caso di votazione e non di elezione. Ha inoltre considerato che dagli atti rilevati dalle operazioni di spoglio degli Uffici elettorali comunali e dagli elementi conoscitivi a disposizione dello scrivente Consiglio non risultano indicazioni di indizi concreti di irregolarità o errori nelle operazioni di spoglio.

Pertanto non avendo, tra l’altro ricevuto indicazioni vincolanti da parte della Cancelleria federale interpellata in merito, ha ritenuto di confermare la prassi in ambito di decisioni su casi a esso sottoposti in occasione di elezioni cantonali e comunali, che hanno escluso la procedura di riconteggio, dove non sia stato constatato l’indizio di irregolarità o errori accertati.

L´esito del sorteggio si conosceva giá domenica sera- Il comunicato del Cantone si chiude cosí "Preso atto che il programma informatico per le operazioni di spoglio considerava l’applicativo per il sorteggio automatico, sospeso dalla Direzione dei lavori di spoglio domenica sera, non disponendo dell’autorizzazione preventiva per procedere in tal senso, essendo prevista solo per le elezioni cantonali e comunali, il Consiglio di Stato ha preferito convalidare quella procedura di sorteggio rinunciando all’opzione manuale".
L’esito del sorteggio è stato favorevole alla candidata Monica Duca-Widmer.

Da qui si prospettano ulteriori polemiche soprattutto per le dichiarazioni successive che i due candidati hanno espresso nelle ore successive al pareggio ufficializzato dei voti.