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SVIZZERA / TICINO

"Quirici, uno dei migliori"

Finesettimana tragico in montagna. Sette vittime tra cui Giovanni Quirici, esperto arrampicatore 33enne ticinese ricordato da Giovanni Galli, presidente del CAS Ticino
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"Quirici, uno dei migliori"
Finesettimana tragico in montagna. Sette vittime tra cui Giovanni Quirici, esperto arrampicatore 33enne ticinese ricordato da Giovanni Galli, presidente del CAS Ticino
LUGANO - "Era uno dei migliori. L'alpinismo ticinese ha perso il suo elemento di spicco". Giovanni Galli, presidente del Club Alpino Svizzero (CAS), ricorda così Giovanni Quirici, lo scalatore scalatore ticinese morto venerd&igr...

LUGANO - "Era uno dei migliori. L'alpinismo ticinese ha perso il suo elemento di spicco". Giovanni Galli, presidente del Club Alpino Svizzero (CAS), ricorda così Giovanni Quirici, lo scalatore scalatore ticinese morto venerdì scorso sulla parete nord dell'Eiger. "La parete che ha affrontato non è quella classica di ghiaccio, ma una via di arrampicata rocciosa che non ha nulla a che fare con le salite alpinistiche - spiega Galli - Un'arrampicata impegnativa sì, ma piuttosto sicura. L'ultima caduta con la corda, come ne avrà già fatte a centinaia, purtroppo, gli è stata fatale". Galli esprime il suo dispiacere e si fa portavoce del CAS ticinese.

Sono tanti gli appassionati della montagna. Soltanto in Ticino gli iscritti al CAS sono quasi 2000. Sulle vette svizzere il fine settimana è stato particolarmente costellato da infortuni mortali. Oltre a Quirici, in tre giorni sono stati altri sei i morti in montagna, due alpinisti e quattro escursionisti.

"Dopo un luglio di brutto tempo e di condizioni meteorologiche proibitive - spiega Galli - il sole di questi ultimi giorni ha attirato molti amanti della montagna. Un elevato numero di persone che si è concentrato tutto in questi ultimi giorni caratterizzati dal bel tempo, in cui è ancora possibile intraprendere scalate e fare escursioni. E in molti ne hanno voluto approfittare."

Giovanni Galli ricorda che le statistiche ci dicono che a morire sono in prevalenza gli escursionisti e invita quindi, ancora una volta, a non sottovalutare mai la montagna: "L'alpinista è di norma più preparato. In tutti i casi prima di partire, è fondamentale studiarsi molto bene la meta che si vuole raggiungere e informarsi sulle condizioni meteorologiche previste". Il suo consiglio? "Mai partire se si hanno dubbi. Lasciare da parte la cocciutaggine e rinunciare".

p.d'a.

Foto d'archivio Keystone
 

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