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Fine del Ridotto nazionale: ultimi spari di cannone sul Lucomagno

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Fine del Ridotto nazionale: ultimi spari di cannone sul Lucomagno
OLIVONE - I giorni del "Ridotto nazionale" - il dispositivo difensivo approntato dall'esercito svizzero durante la Seconda Guerra mondiale - sono ormai contati. Domani sul passo del Lucomagno rimbomberanno per l'ultima volta i cannoni ...

OLIVONE - I giorni del "Ridotto nazionale" - il dispositivo difensivo approntato dall'esercito svizzero durante la Seconda Guerra mondiale - sono ormai contati. Domani sul passo del Lucomagno rimbomberanno per l'ultima volta i cannoni da fortezza Bison. Il gruppo d'artiglieria di fortezza 13 sarà quindi disciolto.

Questa divisione, composta interamente da militi di lingua tedesca, terminerà il suo ultimo corso di ripetizione venerdì. Con lo smantellamento delle fortezze e dei bunker il "Ridotto nazionale" apparterrà definitivamente al passato, ha detto oggi il portavoce dell'esercito Daniel Reist, confermando una notizia della radio svizzero-tedesca DRS.

Domani il gruppo d'artiglieria 13 (gr art fort 13) consegnerà la bandiera davanti alla statua di Guglielmo Tell ad Altdorf (UR). I soldati che stanno per portare a termine il corso di ripetizione sono circa 500. Quelli che non hanno ancora terminato il servizio militare saranno ripartiti in altre unità, ha precisato il portavoce.

La messa fuori servizio delle batterie di cannoni Bison e dei lanciamine da fortezza è stata annunciata alla fine di maggio dal consigliere federale Ueli Maurer. Le operazioni di smantellamento costeranno 53 milioni di franchi e permetteranno di risparmiare 30 milioni di franchi all'anno.

Questi sistemi di difesa non rispondono più alle minacce attuali e l'esercito non dispone più peraltro di sufficienti munizioni, aveva fatto sapere in una nota il Dipartimento federale della difesa (DDPS).

Il "Ridotto nazionale" è stata la strategia difensiva adottata dalla Svizzera a partire dal 1940. Per far fronte all'accerchiamento da parte delle potenze dell'Asse, l'esercito svizzero si concentrò sul presidio militare dello spazio alpino.

"Nel dopoguerra - si può leggere nel Dizionario storico della Svizzera - la valenza simbolica del ridotto nazionale si rafforzò tanto da farne un mito nazionale, messo in discussione solo alla fine del XX. secolo. Il ridotto rappresentò la quintessenza della volontà di difesa (...) e può essere interpretato come un moderno mito di fondazione".

Ats

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