Cerca e trova immobili
GIUBIASCO

Nuova sede della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali

Nuova sede della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali
GIUBIASCO - Verrà inaugurata oggi la nuova sede della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (SSPSS) di Giubiasco. A segnalarlo è il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) – a...

GIUBIASCO - Verrà inaugurata oggi la nuova sede della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (SSPSS) di Giubiasco.

A segnalarlo è il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) – attraverso la Divisione della formazione professionale. L'inaugurazione avverrà alla presenza del Consigliere di Stato e direttore del DECS Gabriele Gendotti, della Consigliera di Stato e direttrice del DFE Laura Sadis, del vicesindaco di Giubiasco Franco Marietta e del Direttore della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali Claudio Del Don.
 
La nuova sede della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (SSPSS) di Giubiasco rappresenta una prima importante tappa per poter presto riunire in un unico istituto gli 850 studenti della SSPSS che sono oggi distribuiti fra Mendrisio, Canobbio e Giubiasco.
Attualmente, nella nuova sede, sono 340 gli studenti che seguono la formazione di Operatore sociosanitario.

La scuola offre tre curricoli diversi: quello classico di cultura generale con il quarto anno di maturità specializzata sanitaria e sociale, la quale dà accesso alle formazioni sociali e sanitarie del terziario; il curricolo di operatore sociosanitario (OSS) e quello di operatore socioassistenziale (OSA), entrambi con maturità professionale federale sanitaria e sociale integrata. Gli studenti ottengono nei due specifici settori l’attestato federale di capacità. Frequentando la SSPSS è inoltre possibile, per il settore professionale, frequentare le lezioni professionali anche in un’altra lingua nazionale e seguire la formazione pratica nella Svizzera tedesca o romanda.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE