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SVIZZERA

Gotthard, azione legale contro il camionista che uccise Steve Lee

Incognite sul futuro artistico della band. "In questo momento stiamo seriamente pensando di smettere con i Gotthard" dice il gruppo nella loro prima intervista ufficiale
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Gotthard, azione legale contro il camionista che uccise Steve Lee
Incognite sul futuro artistico della band. "In questo momento stiamo seriamente pensando di smettere con i Gotthard" dice il gruppo nella loro prima intervista ufficiale
LUGANO - "Prendere una decisione sul nostro futuro è ancora presto. È necessario un periodo di riflessione fino a fine anno, poi decideremo cosa fare, ma stiamo seriamente pensando di smettere con i Gotthard". A parlare &...

LUGANO - "Prendere una decisione sul nostro futuro è ancora presto. È necessario un periodo di riflessione fino a fine anno, poi decideremo cosa fare, ma stiamo seriamente pensando di smettere con i Gotthard". A parlare è il gruppo che due mesi fa ha perso il proprio leader. È la loro prima intervista ufficiale, ed è stata rilasciata al quotidiano svizzero-tedesco Blick.

Quello che emerge dall'intervista è un gruppo ancora fortemente unito. Ed è proprio questa unità che li fa sentire bene e dà coraggio a tutti loro. Ma sul futuro professionale delle band non emergono proprio notizie rosse per i loro ammiratori. "In questo momento le nostre riflessioni ci spingono a dire che scioglieremo la band, domani forse la penseremo diversamente. Siamo come su una montagna russa emotiva".

Ora una pausa, poi si decide - Insomma una pausa è d'obbligo in questo periodo. "Negli ultimi dieci anni siamo stati in continuo viaggio e da tempo volevamo fermarci un attimo per riflettere" ha dichiarato Marc Lynn, il bassista che era negli Stati Uniti insieme a Steve Lee, e che ha visto il suo amico morire sotto gli occhi. "Tra di noi c'è ancora affiatamento, ridiamo e siamo uniti, ma non riusciamo a prendere una decisione sul nostro futuro".

Senza Steve si è rotto qualcosa - Un'incertezza che riguarda essenzialmente in che modo presentarsi al pubblico. Cambiare nome e proporre una nuova formazione? Andare avanti come Gotthard? E in questo caso chi chiamare in sostituzione di Steve Lee? Un altro cantante da integrare fisso nella band oppure una voce a rotazione? O magari smettere del tutto con questa avventura? Sono troppe le domande che ruotano nella mente dei 4 componenti del gruppo. Lo stato confusionale che ora vivono è palese. D'altronde quello che rendeva speciale il gruppo, oltre alla loro musica, era proprio quel senso di amicizia che veniva fuori in maniera molto evidente nei loro concerti. È proprio Leo Leoni, l'altra anima ticinese del gruppo, ad evidenziare questo aspetto: "Abbiamo iniziato a suonare che eravamo un gruppo di amici. Non immaginavamo che avremmo potuto vivere con la nostra passione. Se Steve non avesse avuto la voce che aveva , forse staremmo ancora a suonare in qualche cantina di Lugano".

Sostituire Steve sarà dura - La band è consapevole di non essere più la stessa, e che sostituire Steve sarà un’impresa ardua. Sia come voce, che come persona. "È come quando muore una moglie. Può capitare che non ci si innamori più di un'altra donna" fa notare Marc Lynn". E poi in questi casi, qualora dovessero trovare un sostituto, si viene a creare sempre un impietoso paragone con Steve Lee e con il loro passato. Le porte però non sono del tutto chiuse. Solo socchiuse. Si parla di un 50 e 50 come possibilità di continuare o smettere del tutto.

Azione legale contro il giovane camionista che ha ucciso Steve Lee - Nessun contatto con il camionista che ha ucciso Steve Lee - La band ha fatto pure sapere che dal giorno del terribile incidente non hanno più avuti contatti con il ragazzo che era al volante del camion. Il management del gruppo sta tentando un'azione legale contro il conducente. "In questi casi - spiega Marc Lynn - si parla di danni milionari, ma non abbiamo idea se tutto ciò sarà possibile. Il ragazzo è un povero Cristo. Non era ubriaco al momento dell'incidente. È una situazione spiacevole, in cui tutti hanno perso". Ma di queste questioni e di soldi il gruppo preferisce non pensarci. "È una cosa da avvocati" dice Freddy Scherer "quello che unicamente interessa noi è capire cosa fare del nostro futuro artistico".

Venerdì il nuovo cd - Per ora il presente dei Gotthard vuol dire impennata delle vendite dei loro album che sono ritornati di nuovo sugli scaffali dei negozi, e l'uscita venerdì del loro nuovo cd "Heaven Best of Ballads part 2". Un cd che segna la fine di un'era. "È il nostro addio a Steve" ha dichiarato la band consapevole che il marchio Gotthard da oggi non sarà più lo stesso. "Come sarà il nostro futuro lo sapremo solo a fine anno, dopo questa pausa di riflessione" hanno dichiarato i quattro musicisti.

Sal Feo

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