Berlusconi e le ville ad Antigua a Report, spuntano anche fiduciari di Lugano

La filiale italiana della Arner Bank nuovamente nel mirino della trasmissione di Rai Tre che punta il dito contro le ville di Berlusconi e gli affari da 20 milioni tra Milano, Lugano e i Caraibi. Nell'inchiesta anche due nomi
La filiale italiana della Arner Bank nuovamente nel mirino della trasmissione di Rai Tre che punta il dito contro le ville di Berlusconi e gli affari da 20 milioni tra Milano, Lugano e i Caraibi. Nell'inchiesta anche due nomi
MILANO/LUGANO – Spuntano anche i nomi di due fiduciari luganesi nell’intricata vicenda sulla villa milionaria che Silvio Berlusconi avrebbe fatto costruire nell'isola di Antigua, isola caraibica considerata un paradiso paesaggistico, nonché paradiso fiscale, dove il capo del governo italiano avrebbe fatto costruire una villa faraonica.
Due nomi ticinesi che sono spuntati ieri sera nel corso della puntata di Report condotta dalla giornalista Milena Gabanelli, che è tornata ad occuparsi dei rapporti tra Silvio Berlusconi e la Flat Point, un rapporto che ha fatto spuntare fuori anche la Banca Arner Italia.
Una vicenda complessa che aveva già fatto capolino su Repubblica e sul Corriere della Sera . Ebbene dalle inchieste giornalistiche è emerso che nell'acquisto dei 160 ettari di terra dell'isola c'entra anche la Arner Bank di Milano. Ma andiamo con ordine. A costruire sull'isola è una società di Antigua, la Flat Point Development. Al catasto locale l'inviato di Raitre ha trovato un documento dal quale risulta che il 20 settembre 2007 Berlusconi ha comprato quattro acri di terra, versando per quella operazione un milione e settecentomila euro, dalla stessa Flat Point.
Ma chi c'è dietro la Flat PoInt? I nomi emersi ieri sono familiari anche alle nostre latitudini: l'amministratore si chiama Giuseppe Cappanera, poi c'è Carlo Postizzi fiduciario svizzero domiciliato a Montecarlo, Giuseppe Poggioli altro fiduciario svizzero con uffici a Lugano. Inoltre nel cda della società collegata Emerald Cove Net International, c'è Flavio De Paulis della Banca Arner di Lugano.
"Da chi facciano gli interessi - ha scritto ieri Repubblica - è un mistero, ma il coinvolgimento della banca elvetica (in realtà si tratta della Banca Arner Italia, e non di Lugano, n.d.r), già comissariato e al centro di un'inchiesta per riciclaggio delle procure di Milano e Palermo, getta qualche spiraglio di luce almeno su chi abbia convogliato del gran denaro verso la Flat Point". Per dovere di precisione l'istituto di credito fu in seguito decomissariata, e questo non lo ha detto nè la trasmissione televisiva nè tantomeno l'articolo di Repubblica.
"Dal bilancio 2005 della società - scrive ancora Repubblica - emerge che Banca Arner di Milano ha finanziato per 6 milioni di dollari caraibici (circa 1.6 milioni di euro al cambio attuale ) l'operazione sulla costa di Nonsuch Bay, ma il principale sponsor della scatola offshore sembra essere, come ricostruito da Banca d'Italia, il premier Silvio Berlusconi, da sempre legato a Banca Arner, non solo attraverso uno dei suoi storici fondatori Paolo Del Bue, ma anche per i suoi depositi nella sede di Corso Venezia a Milano".
Niccolò Ghedini, deputato Pdl e legale del presidente del Consiglio, già ieri in giornata aveva definito gli articoli pubblicati negli scorsi giorni da Repubblica e dallo stesso Corriere della Sera "totalmente fuorvianti e palesemente diffamatori poiché si basano su assunti già dimostratisi insussistenti", sottolinenando come un fatto "grave" se la Rai avesse mandato in onda la puntata di Report, come è poi accaduto.
"Come risulta dagli atti - ha spiegato Ghedini - il presidente Berlusconi ha regolarmente acquistato un terreno in Antigua pagandolo con regolare bonifico e indicandolo nella denuncia dei redditi. Negli anni successivi, con regolari fatture, assistite da stati di avanzamento lavori, bolle di accompagnamento e consegne nonché perizie, sono stati pagati i lavori di costruzioni e arredo con altrettanto regolari bonifici da banca italiana a banca italiana. Tale denaro è stato quindi versato in Italia alla società costruttrice dell'immobile". Ghedini sostiene che tutta la documentazione relativa alla villa è a disposizione per qualsiasi controllo, e che l'immobile è attualmente intestato a Silvio Berlusconi "e non già fantomatiche società offshore". "È evidente quindi la strumentalità delle ricostruzioni offerte che saranno perseguite nelle sedi opportune. Sarebbe davvero grave - conclude Ghedini - se la Rai mandasse in onda un programma con notizie così insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio".






