Presentati i restauri del santuario della Madonna dei Ghirli

CAMPIONE D'ITALIA - Sono stati presentati i restauri del Santuario della Madonna dei Ghirli. Rivolto verso il Ceresio, perché un tempo solo dal lago si giungeva a Campione d’Italia, il santuario di Santa Maria dei Ghirli, con la sua caratteristica gradinata, è stato perfino pietra di paragone per l’architetto Mario Botta che, progettando il nuovo grande Casinò, ne aveva prefigurato lo spazio antistante proprio in simmetria con l’antico edificio religioso.
Il santuario resta, s’intende, testimonianza di una genuina fede mariana, oltre che mirabile monumento, vero ex voto dei Maestri campionesi: stucchi e pitture che hanno appena finito di trovare, specie nella parte del presbiterio, un accurato ripristino grazie all'intervento di restauro conservativo; si è rimediato ai nefasti danni dovuti alle infiltrazioni d’acqua al tempo, verificando con esiti confortanti lo stabilità dell’edificio anche sulla scorta del recupero della documentazione di un altro lavoro di restauro, di circa un secolo fa.
Insomma, attorno al santuario di Santa Maria dei Ghirli, documentazione e studio e competente artigianato hanno rinnovato, con una prima campagna di restauro, anche l’interesse per il monumento, caro ai campionesi, ma anche alla Diocesi di Milano. Se ne è avuta prova a Milano, dove i compiuti interventi di restauro, coordinati da Eliana Tovagliaro, sono stati presentati nella cornice della basilica di Sant’Ambrogio ai cui abate il santuario dell’enclave è storicamente soggetto in forza dell’antichissima donazione al Vescovo di Milano che ha impresso a Campione d’Italia le sue stesse caratteristiche.
Un lembo di Diocesi ambrosiana fuori dei confini dello Stato, ma che, per bocca di monsignor Erminio De Scalzi, abate di Sant’Ambrogio, ne è parte integrante. E negli auspici di Campione d’Italia, espressi sia dal sindaco Marita Piccaluga sia dalla presidente dell’Azienda turistica Cristina Ferrari, attraverso la meraviglia del santuario di Santa Maria dei Ghirli, potrebbe diventare una più conosciuta meta, come indubbiamente merita.
Il restauro, necessario, come ha spiegato il parroco dell’enclave Eugenio Mosca, è stato anche provvido per rinnovare i legami storici tra Campione e la Chiesa di Sant’Ambrogio: l’ospitalità accordata alla presentazione degli interventi a Milano ha testimoniato una volta di più la peculiarità dell’enclave.






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