Barbieri a processo a fine novembre

I quattro complici di Barbieri saranno processati separatamente.
LUGANO - Il delitto di Losone sarà giudicato a Lugano. Il processo ad Antonio Barbieri, il 46enne italiano che il 19 agosto 2008 ha esploso tre colpi di pistola con cui uccise Ersan Oezcan e ferì il fratello Ayhan, si terrà infatti dal 23 al 30 novembre alle Assise Criminali di Lugano; a presiedere la Corte sarà il giudice Agnese Balestra-Bianchi.
Ricordiamo che Antonio Barbieri, difeso da Ignazio Maria Clemente, è accusato di omicidio intenzionale e tentato omicidio intenzionale; il procuratore pubblico Moreno Capella non ha infatti dubbi: la volontà di Barbieri era quella di uccidere i fratelli Oezcan. Come riporta la RSI le convinzioni del PP sono determinate dalle conclusioni della perizia allestita dagli esperti dell’Università di Milano. Questa avrebbe infatti permesso di ricostruire la successione dei tre colpi di pistola che uccisero Ersan Oezcan e ferirono Ayhan. Gli autori del rapporto, Cristina Cattaneo e Danilo De Angelis, verranno sentiti dalla Corte. Con loro anche il medico legale Antonio Osculati e il professor Beat Kneubühl, che ha effettuato gli accertamenti sull’arma.
Durante il dibattimento è prevista che la compagna di Barbieri sieda sul banco dei testi e fornisca la sua testimonianza. Nessuna delle parti, riferisce ancora la RSI, ha invece deciso di chiamare a deporre Ayhan Oezcan, patrocinato da Yasar Ravi.
Antonio Barbieri non dovrà però rispondere solo delle accuse di omicidio intenzionale e tentato omicidio intenzionale, ma anche delle aggressioni avvenute nelle settimane precedenti il delitto: il 13 agosto a Giubiasco (sempre ai danni di Ersan Oezcan), il 5 luglio ad Ascona e, nella primavera del 2008, con tanto di pistola in pugno, a Riazzino. I reati ipotizzati dall'accusa sono diversi: dalle lesioni semplici, al quale si aggiungono poi quelli di coazione, violazione di domicilio, infrazione alla legge federale sulle armi e sulle munizioni, danneggiamento, furto e infrazione e contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti.
Foto apertura (archivio): Ti-Press Carlo Reguzzi




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