Quadri: ‘Osservatorio cantonale della politica familiare: e i rappresentanti dei genitori non affidatari?’
LUGANO – “La famiglia tradizionale è sempre meno la regola, mentre cresce purtroppo il numero delle separazioni e dei divorzi conflittuali, che spesso coinvolgono dei minorenni” afferma il gran consigliere Lorenzo Quadri nella mozione inoltrata oggi al Consiglio di Stato. L’Osservatorio cantonale della politica familiare esiste da quasi 4 anni, ricorda Quadri che sottolinea la sua utilità, in una società come la nostra nella quale la metà dei matrimoni di conclude con un divorzio.
In merito alla composizione dell’Osservatorio il gran consigliere afferma che “non si può non notare la mancanza di una parte attrice importante, numericamente crescente, e spesso coinvolta in situazioni estremamente difficili: i genitori non affidatari, rappresentati in Ticino da due associazioni, AGNA e il movimento Papageno”.
“Queste due associazioni, essendo attive al fronte, grazie all’esperienza maturata sul territorio, a diretto contatto con casi spesso molto problematici che vedono coinvolti anche vari attori istituzionali (preture, tutorie, autorità di vigilanza sulle tutele, servizi sociali e medico-psicologici cantonali,...) sarebbero in grado di fornire un importante e costruttivo contributo ai lavori dell’Osservatorio. Per contro, il perdurare della loro esclusione priva l’Osservatorio di un punto di vista qualificato, inficiandone così l’efficacia” afferma Quadri che, in conclusione della sua mozione, chiede al CdS di nominare, all’interno dell’Osservatorio cantonale della politica familiare, un rappresentante di AGNA e uno del movimento Papageno.




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