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CONFINESequestro di 134,5 miliardi: "I titoli sono falsi"

18.06.09 - 18:19
GdF Como
Sequestro di 134,5 miliardi: "I titoli sono falsi"

CHIASSO - Resta ancora avvolta nel mistero la vicenda riguardante il sequestro record di titoli avvenuto lo scorso 4 giugno alla stazione internazionale di Chiasso. Secondo un lancio dell'agenzia Bloomberg, un portavoce del dipartimento del Debito Pubblico di Washington, Stephen Meyerhardt avrebbe dichiarato ieri che i titoli, dal valore di 134,5 miliardi di dollari, sarebbero "chiaramente falsi".

La Guardia di Finanza di Como però, interpellata da Asianews.it, non ha rilasciato alcun commento.

Il sequestro risale ormai a due settimane fa, ma non è ancora chiaro se i titoli siano effettivamente falsi o meno. Desta qualche perplessità il fatto che la GdF, considerata una delle polizie finanziarie più esperte ed attente in Europa, abbia sostenuto inizialmente che alcuni dei titoli sequestrati, per la filigrana e tanti altri dettagli, sono indistinguibili da quelli autentici. Ma se è vero che "i titoli sono chiaramente falsi" perché le autorità americane ci hanno messo due settimane per accertarlo?

Finora dalla Guardia di Finanza non è ancora arrivato nessuna conferma, né smentita e l'interesse su questa vicenda cresce giorno dopo giorno. Ricordiamo che i fermati, due cinquantenni ben vestiti e con tratti somatici orientali avevano inizialmente dichiarato di non avere nulla da dichiarare. Dal controllo effettuato da un agente delle Fiamme Gialle si era scoperto però, in un doppiofondo della valigetta che ciascuno portava con sé, un tesoro da 134,5 miliardi di dollari".
Il mistero si infittisce. Infatti, come spiega Asianews.it, per la legge italiana, quando le forze dell'ordine rinvengono dei titoli falsi o della valuta contraffatta, esse sono tenute ad arrestarne i possessori e a distruggere il materiale confiscato. In caso di sequestro di titoli autentici, la prassi prevede l'identificazione delle persone, il loro rilascio immediato, la confisca dei titoli, l'emissione di un verbale e l'ammenda che, in questo caso, sarebbe di 38 miliardi di euro. I due asiatici, stando a quanto descritto da Asianews, sono stati sì rimessi subito in libertà, ma non è stato emesso un verbale di ammenda. Altri elementi incongruenti che emergono riguardano il fatto che, insieme ai titoli, è stata squestrata una corposa documentazione bancaria in originale e molto recente che ne attestava l'autenticità. Se è vero che, come dice Meyerhardt, i titoli sono falsi vi sarebbero alcune importanti istituzioni bancarie ad essere state tratte in inganno dai titoli trasportati dai due asiatici. Asianews.it si chiede quanta parte degli attivi bancari sono costituiti da titoli come quelli che lui ha definito chiaramente falsi.

I titoli però sono ben contraffatti e il giornale online osserva che se ci sono in circolazione altri titoli contraffatti a rischio è tutto il sistema monetario di tutto il mondo, con un rischio di paralisi degli scambi commerciali internazionali. Se i titoli sono autentici, così come deduce Asianews.it, se ne deve dedurre che un qualche detentore di liquidità internazionale non abbia più fiducia nel dollaro quale moneta di riserva con il conseguente tramonto definitivo del sistema di Bretton Woods. 

Foto d'apertura: Archivio Tipress / Gabriele Putzu
 

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