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Lo sfogo di Frapolli: "Verso il quinto fallimento di Airolo, meglio chiudere"

Lo sfogo di Frapolli: "Verso il quinto fallimento di Airolo, meglio chiudere"
BELLINZONA - Non c'erano soltanto giornalisti questa mattina nella sala stampa del palazzo delle Orsoline. Giovanni Frapolli, il presidente di Grossalp e Carì 2000, nonché proprietario de...
BELLINZONA - Non c'erano soltanto giornalisti questa mattina nella sala stampa del palazzo delle Orsoline. Giovanni Frapolli, il presidente di Grossalp e Carì 2000, nonché proprietario della società che gestisce gli impianti ad Airolo non ha mancato all'appuntamento. Il Governo ha presentato i risultati dello studio commissionato a un'agenzia grigionese di consultazione sul turismo invernale in Ticino.

I risultati dello studio grigionese sono senza appello: in Ticino non vi sono più margini di guadagno nel turismo invernale. I cambiamenti climatici, l'esplosione dei costi e la concorrenza spietata sono elementi che sconsigliano qualsiasi operatore di investire in queste attività. A meno che non intervenga lo Stato.

Giovanni Frapolli, dopo aver chiesto più volte la parola, scontrandosi verbalmente con Laura Sadis, la direttrice del Dipartimento delle Finanze e dell'Economia, che lo richiamava all'ordine, invitandolo all'intervento in sedi più idonee (parlamento), è riuscito ad esprimere le sue opinioni affossando, di fatto, la proposta dello studio di investire su Airolo.

"Il Consiglio di Stato ha avuto il coraggio di decidere e quindi ora sappiamo, per la prima volta, dove possiamo arrivare e cosa possiamo fare". Ha esordito così Giovanni Frapolli. Poi l'affondo: "L'obiettivo dello studio va bene: puntare su Airolo. Ma ora bisogna pure parlare in modo chiaro: si vogliono chiudere le altre due stazioni (Carì e Bosco Valle Maggia). Sì, perchè ora sappiamo tutti che tra due anni dobbiamo smantellare tutto a Carì e Bosco Gurin". Secondo Giovanni Frapolli è inutile continuare l'agonia, meglio chiudere tutto. Anche per Airolo i dubbi nutriti dal gran consigliere popolare democratico sono forti: "Per Airolo ho grossi dubbi. Airolo ha attualmente aspetti giuridici di non poco conto che si trascinano dal passati e a questo punto, alla luce dello studio - quest'inverno anche Airolo resterà chiusa. Chiusa perchè andremo per la quinta volta in fallimento".

Parole pesanti. Sono forse l'epilogo definitivo dell'era Frapolli e del turismo invernale rossoblu? Anche se il gran consigliere non è nuovo a uscite e minacce di questo genere, il suo sfogo ha destato di nuovo un certo scalpore. "Come possiamo investire di nuovo su Airolo - ha concluso Frapolli - quando si sta lavorando sulla sabbia ed esistono pendenze aperte con l'Ufficio federale dei trasporti? Come possiamo garantire la stagione ad Ariolo quando ci si è dimenticati che in questi ultimi due anni il proprietario, che sono io, ha dovuto prendere in prestito 3 milioni di franchi per garantire la sua apertura e la sua continuità?"


Foto: FVR / Franjo M.
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