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TICINOLa stagione invernale è salva, la gioia di Frapolli: "Siamo all'anno zero, ora si riparte"

24.09.08 - 19:21
Tipress
La stagione invernale è salva, la gioia di Frapolli: "Siamo all'anno zero, ora si riparte"
BELLINZONA - Giovanni Frapolli può tirare un profondo sospiro di sollievo: "Siamo all'anno zero, e ora si riparte. Con la decisione di oggi si tranquillizza il mercato. E la borsa della neve comincia a risalire". Usa metafore borsistiche il deputato del PPD per descrivere la sua soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato di accordare aiuti finanziari alle stazioni turistiche di Airolo e di concedere ancora due anni di tempo per presentare un progetto di rilancio per Bosco Gurin e Carì.

La stagione invernale del 2008 è salva, ma non solo. Il Consiglio di Stato sarebbe addirittura disposto a esaminare la possibilità di rinunciare ai propri crediti nei confronti di Grossalp SA e Carì 2000 SA, le due società presiedute dal deputato PPD in Gran Consiglio: "Sono molto soddisfatto di questa decisione" - ribadisce Frapolli.

Dopo mesi di polemiche, accuse, rancori e apprensioni, ora l'orizzonte per il destino del turismo invernale ticinese sembra rasserenarsi. "Finalmente il Governo dà una linea chiara per il futuro. Sono molto contento, sia per Airolo, sia per Bosco Gurin e Carì. Per Airolo perché il Governo ha deciso di sostenere le sue attività turistiche, sia per quanto riguarda la gestione corrente (ovvero i soldi per garantire il funzionamento degli impianti), sia per quel che concerne i nuovi investimenti.

Investimenti che saranno naturalmente giustificati se si presenteranno dei progetti credibili di sviluppo. Per Bosco e Carì - continua Frapolli - ci sono ancora due anni di tempo per trovare e nuovi soluzioni di rilancio (magari con progetti che riescano a valorizzare le località lungo l'arco di quattro stagioni) e nuove collaborazioni e sinergie vere che permettano di dimostrare a tutti noi che è possibile ottimizzare i costi, evitando la morte del turismo invernale in Ticino".

Giovanni Frapolli ritrova quindi rinnovata fiducia per il futuro: "da oggi dobbiamo assolutamente cominciare a lavorare insieme e smetterla di farci concorrenza l'uno contro l'altro. Negli ultimi quattro anni ho cercato di trovare un punto di incontro tra tutti gli operatori, ma non ci sono riuscito. Non ci sono riuscito perchè siamo stati tutti dei pasticcioni: il Governo che sembrava non si volesse decidere, noi che eravamo sul chissà, forse, adesso no, chissà domani... E alla fine è andata a finire che mi sono dovuto prendere tutte le colpe".

Anche nei confronti del Governo, il presidente di CdA di Grossalp e Carì 2000 ritrova la fiducia venuta meno: "Io avevo pregato il governo di non tenere tutti noi operatori sospesi a un filo. Avrebbero perso credibilità. Ma ora basta con le polemiche tra me e il Consiglio di Stato. Qui non ci sono conti da regolare. Bisogna guarare avanti, in modo positivo".

p.d'a.


Foto d'apertura: Tipress

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