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Il complice di Antonio Barbieri si difende

Il complice di Antonio Barbieri si difende
LOSONE - La droga trovata nell'appartamento di Ernesto Spataro, il complice dell'omicida di Losone Antonio Barbieri, sarebbe roba vecchia, riconducibile all'attività di coltivazione indoor da lui svolta negli anni scorsi. È quanto sostiene l'u...

LOSONE - La droga trovata nell'appartamento di Ernesto Spataro, il complice dell'omicida di Losone Antonio Barbieri, sarebbe roba vecchia, riconducibile all'attività di coltivazione indoor da lui svolta negli anni scorsi. È quanto sostiene l'uomo, in questi giorni interrogato dalla polizia, insieme al suo avvocato Andrea Marazzi. Spataro infatti era stato denunciato 5 anni fa nell'ambito dell'inchiesta "Indoor".

I 35 chili di marijuana trovati nell'appartamento di Gerre di Sotto non sarebbero tutti recenti. La prova? La maggior parte dell'erba sarebba marcita. Come riferisce la Regione Ticino, Spataro sarebbe stato per un anno titolare della Happy Grow, una ditta attiva nel campo della coltivazione indoor. Scopi dell'impresa erano la compravendita di materiali e prodotti per l'idrocoltura e l'agricoltura, nonché relative installazioni, oltre alla compravendita di beni mobili in genere, all'ingrosso e al dettaglio.

Per quel che concerne gli altri ritrovamenti risalenti alla perquisizione del 26 agosto, ovvero le armi e il denaro (350mila franchi), Spataro non ha ancora avuto modo di esprimersi compiutamente, sostiene solo che il piccolo arsenale non gli appartiene. Nei prossimi giorni tutti i complici saranno sentiti dal pp Moreno Capella.

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