LOCARNO
Processo Tobler, Frignani: "Ho fatto cose fuori di testa"
Processo Tobler, Frignani: "Ho fatto cose fuori di testa"
LOCARNO - Nel processo "Tobler" che si tiene in questi giorni alle Criminali di Locarno oggi è stato il giorno del principale imputato Italo Frignani, accusato di ripetuta appropriazione indebita aggravata e ripetuta falsità in docume...
LOCARNO - Nel processo "Tobler" che si tiene in questi giorni alle Criminali di Locarno oggi è stato il giorno del principale imputato Italo Frignani, accusato di ripetuta appropriazione indebita aggravata e ripetuta falsità in documenti. L'ex tutore di Hansruedi Tobler, giovane multimilionario, è accusato di avere sottratto dal conto dell'ereditiere diversi milioni di franchi.
Attraverso tre relazioni bancarie con nomi che si rifacevano al mondo delle corse, dal maggio al giugno del 2001 furono trasferiti a beneficio di Italo Frignani 20 milioni di franchi in titoli. "Non so perché lo feci, ha detto oggi Frignani davanti al giudice Mauro Ermani - ho fatto cose fuori di testa". L'imputato, che ha già scontato 4 mesi di detenzione preventiva, ha più volte dichiarato che ha agito in quel modo per proteggere il patrimonio del giovane che, nonostante la maggiore età, continuava a disinteressarsi dei soldi. Il giovane poi, sul consiglio del patrigno, venne ricoverato per un mese e mezzo in una clinica per uno scompenso psicotico acuto, dopo aver fatto testamento a favore di Frignani. I rapporti tra i due si incrinarono, anche se Frignani sostiene di avere agito a fin di bene per un ragazzo che vedeva "alterato" dalle droghe che assumeva e dalle brutte compagnie che frequentava.
Frignani dichiara il suo pentimento e dei 37 milioni che lui avrebbe sottratto a Tobler, 31 sono già stati resituiti. Parte del denaro è invece servita per l'acquisto di auto di grossa cilindrata, un terreno a Luino, un appartamento di lusso, operazioni di borsa e versamenti sui conti della nuova fidanzata e del fratello. Come ha riferito la RSI, la verifica della natura delle transazioni è stata fatta dall'altro imputato, l'ex procuratore di Banca Emilio Pedrotta, accusato di complicità in due occasioni, quando il 3 luglio 2001, durante un incontro con il giovanissimo cliente, Tobler gli comunica di avere firmato un ordine senza leggerlo né comprenderlo. L'ordine era relativo a uno dei conti sui quali transitarono i 20 milioni di franchi.
Sei giorni dopo si tenne in banca un incontro a quattro finito con la proposta dell'allora direttore di Banca Stato a Locarno Fabio Pedrazzini (che ne contesta la paternita ed è stato oggetto di un decreto di un non luogo a procedere). Frignani avrebbe restituito tutto in cambio di 1 milione e il diritto ad abitare a minusio per cinque anni. Il giovane sporse denuncia 5 mesi dopo.
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