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Archivio del DFE, il Governo si rivolge a Marina Masoni
Archivio del DFE, il Governo si rivolge a Marina Masoni
BELLINZONA - Che fine hanno fatto i documenti dell'archivio di direzione del Dipartimento delle Finanze e dell'economia? Se lo chiedono in molti - non soltanto in sede governativa - dopo che la Consigliera di...
BELLINZONA - Che fine hanno fatto i documenti dell'archivio di direzione del Dipartimento delle Finanze e dell'economia? Se lo chiedono in molti - non soltanto in sede governativa - dopo che la Consigliera di Stato Laura Sadis, durante la conferenza stampa di martedì inerente l'inchiesta sui sussidi a Bosco e Carì, ha ammesso che mancano dossier di direzione degli ultimi 12 anni.
E se è vero che gli incarti mancanti non riguarderebbero soltanto la documentazione relativa ai sussidi di Bosco e Carì, è anche vero, così riferisce Teleticino, che il Governo ha deciso di interpellare colei che ha preceduto l'attuale consigliera per ottenere eventuali informazioni: Marina Masoni (Consigliera di Stato dal 1995 al 2007). Secondo quanto riferito sempre da Teleticino infatti, il Consiglio di Stato avrebbe spedito nei mesi scorsi una lettera a Marina Masoni, in cui si chiede sostanzialmente che fine abbiano fatto i documenti.
Masoni però avrebbe risposto così: "si tratta di documentazione privata". Quindi, nulla a che fare con gli incarti mancanti in archivio? Per ora emerge soltanto la volontà del governo di capire se e quali siano i dossier dello Stato ancora in possesso della dirigente della Banca Wegelin. Il Consiglio di Stato infatti sta cercando di trattare, affinché si eviti un contenzioso che potrebbe trascinare nei guai giudiziari l'ex consigliera Marina Masoni, qualora fosse accertata la sottrazione di documenti di proprietà dello Stato. Masoni che, se dovesse fallire la trattativa e dovesse essere ritenuta colpevole di appropriazione di documenti statali, rischierebbe di violare il codice penale. Ovvero, il carcere o una salatissima multa.
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